La città si trasformò in una gigantesca macchina di soccorso e assistenza per le vittime, i sopravvissuti e i loro parenti. L'impressionante esplosione prodotta da una miscela di tritolo tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere: 85 morti e 200 feriti. La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze.
BOLOGNA. Il 2 agosto di ogni anno, Bologna commemora un evento che ha profondamente segnato la storia della Città e dell'Italia intera: la strage alla stazione centrale. A darne notizia a Nurse24.it Pietro Giurdanella nella sua veste di Vice-Presidente Collegio IPASVI Bologna.
Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, ci ricorda Giurdanella, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. Lo scoppio, violentissimo, provocò il crollo delle sale d'aspetto, di alcuni uffici e di circa 30 metri di pensilina. L'esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.
L'impressionante esplosione prodotta da una miscela di tritolo tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere: 85 morti e 200 feriti. La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze.
Alle 17,30, il presidente della Repubblica Sandro Pertini arrivò in elicottero all'aeroporto di Borgo Panigale e si precipitò all'ospedale Maggiore dove era stata allestita una delle tre camere mortuarie. Incontrando i giornalisti non nascose lo sgomento: «Signori, non ho parole – disse – siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia» (www.stragi.it).
La città si trasformò in una gigantesca macchina di soccorso e assistenza per le vittime, i sopravvissuti e i loro parenti.
In ricordo di questa immane tragedia e della impressionante catena umana di soccorritori e di volontari accorsi alla stazione, il Collegio IPASVI di Bologna, in collaborazione con l'Azienda USL di Bologna, ha sostenuto il recupero delle fotografie che proprio in quelle ore i fotografi Paolo Ferrari e Paolo Righi hanno coraggiosamente scattato a testimonianza di una toccante risposta umana, sociale e sanitaria, contrapposta alla tragedia, al lutto e al dolore.
Questi scatti, che compongono la mostra fotografica "La memoria del soccorso" organizzata dal Collegio IPASVI di Bologna, in collaborazione con l'Associazione 2 agosto 1980 e l'Associazione Piantiamolamemoria, testimoniano sia i soccorsi del 2 agosto 1980, sia l'attualità del Servizio 118, nato a Bologna proprio in seguito a quella tragica esperienza e diventato nel tempo un modello organizzativo dei soccorsi, adottato a livello nazionale.
La mostra sarà allestita presso Palazzo D'Accursio (Piazza Maggiore 6 a Bologna) dal 1 al 24 Agosto.
(Video della mostra "La memoria del Soccorso" in occasione della StraBologna 2015, 16/17 Maggio 2015, Piazza Maggiore Bologna)
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