ROMA. Pare stia diventando sempre più frequente questo fenomeno. Aumenta infatti vorticosamente il numero di vittime italiane. Si tratta di una pratica che ha origine nelle comunità islamico-ortodosse e che si sta diffondendo a macchia d’olio anche nel nostro Paese. Ad essere colpito lo scorso aprile è stato un infermiere sfregiato con l’acido muriatico mentre attendeva il treno a Tor Pignattara, fermata della ferrovia Roma-Lido, in compagnia di una collega che ha riportato ustioni all’avambraccio.
Il suo aggressore è S. P. probabilmente su mandato della fidanzata arrestata il 1° Giugno. “È stata la mia ex, è lei che ha inviato quell’uomo a sfregiarmi con l’acido muriatico. Dopo l’aggressione mi ha anche deriso con un sms sul cellulare…Vedrai che non ci prenderanno nemmeno stavolta, noi siamo professionisti, ti faremo fuori per sempre. La mia vita è stata devastata, e all’inizio nessuno credeva a quello che mi stava succedendo”.
Parole che creano non poca tensione nei confronti di una sostanza facilmente acquistabile e che fino a poco tempo fa, veniva utilizzata principalmente per faccende domestiche. L’infermiere è stato ricoverato all’ospedale Vannini e ha riportato ustioni sul volto e sul torace che fortunatamente non hanno creato danni permanenti.
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