La smentita della vicepresidente Saccardi alle dichiarazioni del Presidente Rossi: sarebbe miope sostituire infermieri con OSS
FIRENZE. La vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, interviene a gambe tese sulle dichiarazioni del Presidente Rossi, “Credo che in questo momento le persone che svolgono il vostro ruolo devono avere tutta l’attenzione che meritano” .
Poi aggiunge “Siamo in un momento di cambiamento dove si ridisegnano equilibri e organizzazioni credo che se siamo bravi possiamo cogliere la difficoltà e trasformarla in opportunità - Abbiamo approvato in regione una riforma che disegna le caratteristiche generali del sistema, che sarà poi da declinare nel corso della legislatura.”
In particolare sugli infemrieri sottolinea “Sarebbe miope non tenere dentro la categoria infermieristica, senza gli infermieri i reparti chiudono. Siete bene organizzati e questa è una sicurezza, di queste capacità ne abbiamo parecchio bisogno.
La professione infermieristica ha subito parecchie modifiche verso l’alto, maggiori competenze e responsabilità, è il momento di passare dalla cura al prendersi cura, farsi partecipi dei bisogni complessivi delle persone, dobbiamo ridisegnare un ruolo più aperto e professionalizzante, dobbiamo disegnare nuovi modelli organizzativi.
Nell assistenza domiciliare un ruolo fondamentale lo avrà la vostra professione
Se il territorio non funzionerà meglio non funzionerà bene nemmeno l’ospedale.
Chi continua a pensare a due sistemi separati sbaglia, bisogna decidere chi fa cosa, so che c’è stata qualche uscita spiegata male, riferendosi la Presidente Rossi, sarebbe davvero miope pensare, dopo aver investito così tanto in questa professione, che poi si esca dicendo che se ne può fare a meno.”
E ancora sul Presidente Rossi “È assurdo pensare che alla categoria infermieristica appartengono persone così stanche e quelle vispe appartengono solo ad altre categorie.”
Va ridisegnato il sistema salute anche sulla base delle vostre nuove competenze e del lavoro che potete offrire.
Non si fanno le riforme dall’alto senza coinvolgere chi applica quelle riforme, altrimenti rimangono scritte sulla carta e non vengono attuate.
Da parte nostra c’è disponibilità al dialogo senza preconcetti per salvaguardare il sistema pubblico che esprime un altissimo valore, non è possibile fare passi in dietro.
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