ISERNIA. Rivendicano il diritto di tornare nella loro terra. Dopo i Campani, anche gli infermieri della regione Molise hanno deciso di rompere il silenzio. Sono stati proprio loro a manifestare davanti all’ Ospedale F. Veneziale di Isernia il 30 maggio.
Hanno lasciato mogli, mariti, figli e genitori spesso malati e bisognosi d’assistenza pur di lavorare. Hanno vinto un pubblico concorso e si sono trasferiti a Mantova, Lodi, Milano, Torino, Padova. Adesso sono scesi in piazza a dire “basta!” dopo tanti anni di sacrifici fuori regione.
“Vogliamo rivendicare il diritto degli Infermieri molisani, già in ruolo presso altre sedi Asl, a tornare in Molise. Gli infermieri in comando presso l’Asrem Molise stanno ricomprendo posti vacanti nei vari presidi ospedalieri e, grazie anche a loro, l’assistenza ai cittadini continua ad essere erogata entro certi livelli assistenziali accettabili, con innumerevoli sacrifici personali” spiega Antonio Licursi.
Non è affatto facile vivere lontani dalla propria casa e famiglia. E per chi una famiglia non ce l’ha, è anche difficile farsela. “Sono 3mila gli infermieri che hanno risposto all’avviso pubblico per la graduatoria a tempo determinato bandita dall’Asrem Molise. Eppure quelli turnisti degli ospedali molisani non hanno alcun diritto ad andare in ferie per mancanza di personale infermieristico” ha continuato lo stesso Licursi.
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