ROMA. Pronta la bozza di decreto per la stabilizzazione dei precari della sanità. Due i punti chiave del testo, che oggi sarà esaminato in un incontro al ministero della Salute tra il sottosegretario Paolo Fadda e i sindacati della dirigenza medica, sanitaria e amministrativa e del comparto del Ssn: la proroga fino al 2016 dei contratti di lavoro a tempo determinato dei lavoratori che hanno maturato, al 30 ottobre 2013, almeno tre anni di servizio, e la possibilità di bandire concorsi per assunzioni a tempo indeterminato di personale del comparto sanità, ivi compreso quello appartenente alle aree dirigenziali, medico veterinario, sanitaria, professionale, tecnico, amministrativa. Ai concorsi può partecipare anche il personale dedicato alla ricerca in sanità.

Nel dettaglio, l'articolo 4 della bozza del decreto del Dpcm previsto dalla legge dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, prevede che "gli enti che nella programmazione triennale del fabbisogno di personale riferita agli anni dal 2013 al 2016, prevedono di effettuare le procedure concorsuali di cui al presente decreto, possono prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato dei soggetti che hanno maturato, al 30 ottobre 2013, almeno tre anni di servizio, nel rispetto dei vincoli finanziari previsti dalla normativa vigente in materia. Le proroghe sono disposte, in relazione al proprio effettivo fabbisogno, alle risorse finanziarie disponibili e ai posti in dotazione organica vacanti, indicati nella programmazione triennale, fino al completamento delle procedure concorsuali e comunque non oltre il 31 dicembre 2016".

L'articolo 2 recita invece: "Gli Enti, entro il 31 dicembre 2016, possono bandire procedure concorsuali per titoli ed esami per assunzioni a tempo indeterminato di personale del comparto sanità, ivi compreso quello appartenente alle aree dirigenziali, medico veterinario, sanitaria, professionale, tecnico, amministrativa. Le procedure sono riservate al personale che alla data del 30 ottobre 2013 abbia maturato negli ultimi cinque anni, almeno tre anni di servizio con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato presso gli enti".

Il testo prevede inoltre che "il personale medico in servizio continuativo da almeno 5 anni nei pronto soccorso delle aziende sanitarie è ammesso a partecipare ai concorsi ancorché non in possesso del diploma di specializzazione".

(Fonte AdnKronos Salute)