NAPOLI. “L’autorizzazione all’erogazione da parte del Ministro dell’economia alla Campania su un ulteriore anticipo sulle spettanze relative al finanziamento del Servizio sanitario nazionale è momento di soddisfazione”. Così in una nota il consigliere del presidente della giunta campana Raffaele Calabrò. 300 milioni 4 mesi fa quando fu l’unica regione promossa e 287 milioni sono una boccata d’ ossigeno importante utile per un sistema sanitario in gravissime difficoltà. “Questa somma – aggiunge Calabrò – ci consentirà…di aprire una nuova stagione di investimenti nel settore”.
Per il nuovo Patto della Salute, la regione propone di rivedere alcune regole di gestione dei piani di rientro. Il blocco del turn-over, misura necessaria per il contenimento della spesa sanitaria pubblica, con l’uscita costante di personale per anzianità o malattia, ha messo a dura prova l’offerta sanitaria e il mantenimento dei livelli di assistenza. Conti alla mano, il blocco del turn-over non è più un affare per la sanitàdella Campania nonostante i primi tempi ha giocato un ruolo decisivo per abbattere il debito. Per assicurare i livelli essenziali di assistenza i soggetti gestori del servizio hanno attuato talune procedure alternative per sopperire alla mancanza di personale dedicato. Si è ricorso a prestazioni di lavoro straordinario o in regime di prestazioni aggiuntive o anche l’acquisto di prestazioni professionali da privati, che tutte insieme, vanificano gli sforzi in termini di mancato risparmio, se non addirittura comportando maggiori costi.
“La struttura commissariale per la Sanità in Campania, seppure con un notevole ritardo, ha dimostrato grande sensibilità per le problematiche della Azienda Ruggi d’Aragona di Salerno, accogliendo le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali per un parziale superamento del blocco delle assunzioni imposto dal turnover”. E’ quanto dichiarano i Segretari Provinciali della CISL informando che la Struttura Commissariale ha disposto, entro il 2013, l’assunzione di 40 nuove unità lavorative presso l’Azienda Ospedaliera di Salerno.
Il segretario della Cgil-Fp di Caserta lancia l’allarme con un messaggio forte, denunciando un organico carente e un’assistenza a livelli inaccettabili: “ Al Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa non si riesce a garantire un livello di assistenza accettabile, medici e infermieri sono sotto organico in un territorio ad alta densità abitativa…Vengano subito fatte delle assunzioni”. Una triste realtà che vede medici e infermieri lavorare in condizioni assurde, costretti a turni massacranti anche di 18 ore.
All’Ospedale Cardarelli di Napoli a rimetterci sarà il suo manager Rocco Granata. Da un dossier emerge che la sua gestione registra la chiusura di 6 reparti, personale ridotto di 700 unità ed età media di 55 anni, carico di lavoro insostenibile per la chiusura di vari pronti soccorso e per lo scarso filtro territoriale. Considerazioni che sicuramente rendono maturi i tempi per rivedere – a parità di risparmi attesi nei Piani – le disposizioni relative al blocco del turn-over e dirigere le esigenze di riduzione dei costi su altri campi così da consentire uno sblocco parziale delle assunzioni a tempo indeterminato.
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