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Roma. Ospedale Pertini, inaugurato il reparto a gestione Infermieristica

di Redazione

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ROMA. Si è svolta all’Ospedale Pertini di Roma l’inaugurazione della prima Unità di Degenza a Gestione Infermieristica, la quarta struttura del genere attivata nella Capitale nelle ultime settimane, alla presenza delle autorità sanitarie, dei vertici della ASL RMB e del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Un obiettivo inseguito a lungo e che il Collegio IPASVI di Roma ritiene strategico per il rilancio della sanità regionale afflitta oggi da gravi criticità.

 

“Finalmente vediamo crescere la rete integrata dei servizi sanitari che da sempre noi infermieri propugniamo - sottolinea il presidente Gennaro Rocco, presente all’evento in rappresentanza della comunità infermieristica romana - Le esperienze positive maturate in altre Regioni dicono chiaramente che le Unità di Degenza Infermieristica possono seguire in maniera ottimale i pazienti in condizioni stabili e accompagnarli più rapidamente e con maggior successo alla guarigione. È uno strumento organizzativo importante che assicura quella continuità di cura che finora è mancata, con il duplice effetto di migliorare l’assistenza ai cittadini e ridurre i costi delle prestazioni.

 

Finalmente lo sviluppo della rete territoriale che la Regione Lazio sembra aver intrapreso riconosce agli infermieri il loro valore, le loro competenze e la loro autonomia professionale. Invitiamo la Regione a proseguire su questa strada con decisione. Si apre una nuova stagione per la nostra sanità che trova pronti noi infermieri a vestire i panni da protagonista”.

 

Nel suo intervento, il governatore Zingaretti ha confermato l’implementazione della rete con la prossima apertura di altre Unità di Degenza Infermieristica in tutti i distretti del Lazio dotate di almeno venti posti letto ciascuna.

 

“Il programma della Regione ci fa ben sperare anche per i suoi importanti effetti occupazionali − commenta il dottor Rocco − La nostra professione vive una fase molto difficile, provata dai ripetuti tagli alla spesa sanitaria, segnata dalla precarietà che produce retribuzioni inaccettabili e dallo spettro della disoccupazione.

 

I nuovi posti di lavoro che potranno arrivare dalle Unità di Degenza Infermieristica sono un prezioso e incoraggiante segnale che la rotta può essere invertita”.

 

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