LONDRA. Alle 20 avrebbe dovuto iniziare il turno di notte all’ospedale privato più grande della capitale inglese. Ma Raffaele Polonia, 29 enne infermiere di Arba, al lavoro non è mai arrivato. E così la tragica scoperta del custode che lo trova nel suo monolocale seduto su una sedia privo di vita.

Il mistero resta, il coroner indaga e l’autopsia è stata eseguita. Secondo il medico del paese si tratta di morte bianca, perché così come i neonati nel primo anno di vita anche gli adulti e gli sportivi possono morire così improvvisamente.

Lavorava nel reparto di urologia e da qualche mese era stato nominato vice-coordinatore del suo reparto: a settembre avrebbe dovuto iniziare un percorso di studi specialistici presso l’Università di Londra. Insomma un infermiere modello, ambizioso. Aveva iniziato a lavorare alla London Clinic nel 18 aprile del 2012 dopo aver deciso di esaudire il desiderio di provare una nuova esperienza in campo internazionale.

Raffaele era sempre molto puntale e quel ritardo nessuno riusciva a giustificarselo. È stato questo il motivo per cui i colleghi insospettiti hanno iniziato a chiamarlo sul suo telefono personale senza mai ricevere una risposta. La telefonata al custode del condominio inglese affinché verificasse la sua presenza nel monolocale che da anni occupava. Il custode trova dinnanzi il corpo privo di vita ancora seduto su una sedia, la tv accesa e sul pavimento un giornale.

"Non so cosa dire, non riesco ancora a rendermi conto di quello che è successo. Mi sembra impossibile”  le parole – dopo aver saputo la triste notizia – di Luigino Polonia padre di Raffaele. I genitori desiderano fare più chiarezza: “Il ragazzo godeva di buona salute e negli ultimi giorni non aveva lamentato problemi: non riusciamo a capire cosa sia successo. Era uno sportivo e a Londra frequentava una palestra". I singhiozzi sono trattenuti per una notizia che ha sconvolto l’intera comunità della provincia di Pordenone in Friuli-Venezia Giulia.