Lettera di una lettrice ai giornali per spiegare la sua "disavventura" di 13 ore nel massimo reparto di Emergenza del nosocomio ligure.

Caro Direttore, 

inizio dicendo che non punto il dito contro i medici che seppur ‘sottostaffati’ hanno fatto e stanno facendo quello che possono per smaltire le urgenze. Non sono qui a lamentarmi del fatto che la persona che ho accompagnato è qui dalle 13 per una caduta in bicicletta con probabile rottura o lussazione della spalla (badare bene che alle 19.40 non ha nemmeno ancora fatto le lastre), perché come lui ci sono tante altre persone, tra cui anziani e bambini, che hanno atteso per ore e ore o addirittura l'intera giornata per essere visitati.

Trovo molto bello (e finalmente decente!) il nuovissimo pronto soccorso di Sanremo, peccato che, in un giorno come il 16 agosto ci siano solo un medico e quattro infermiere di turno, quando nel cartellone all'ingresso c'è un bel cartello con elencati almeno una dozzina di medici dirigenti. La mia è una denuncia al sistema sanitario che non funziona, una denuncia nei confronti di una dirigenza sanitaria che non comprende le esigenze di cui c'è bisogno, specialmente in giornate come questa, dove una città con già 150 mila abitanti, uniti ai turisti presenti in città per le ferie di agosto, non è all'altezza di gestire le emergenze in modo snello senza dover aspettare 7 ore per essere visitati! Perché investire tanti soldi per fare un pronto soccorso più funzionale e all'avanguardia se poi privo di personale? Chissà se i dirigenti medici sono laureati anche in risoluzione di problemi di vita comune... sembrerebbe di no!

D.D.L., una lettrice di Nurse24.it

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Carissima lettrice, la ringrazio per il suo intervento e per non aver puntato il dito contro alcun operatore sanitario. Il problema dei Pronto Soccorso in Italia, soprattutto nei periodi di festa, è ormai atavico e occorre la fiducia e l'impegno di tutti per risolverlo. Medici e Infermieri ce la mettono tutta, ma a volte non basta. Quanto è disposto il paziente di Sanremo (e soprattutto il parente) a pazientare?

Angelo Riky Del Vecchio, Direttore Nurse24.it