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Una professione in movimento

di Giustino Ciccone

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NAPOLI. La storia della moderna scienza infermieristica, il nursing, così come oggi la concepiamo con il suo bagaglio culturale, di modelli teorico-concettuali studio ed applicazione, di esercizio professionale quotidiano teso al prendersi cura, al soddisfacimento dei bisogni, al benessere della persona assistita, al miglioramento delle relative tecniche attraverso la ricerca ed il confronto con altre professionalità, di conquiste faticosamente acquisite nell’ambito della dirigenza, dell’organizzazione e della formazione è una storia molto recente, se paragonata al percorso di altre discipline che nel campo della salute e di altri ambiti professionali si sono da moltissimo tempo affermate e le cui immagini e valenze sono di indiscusso prestigio e riconoscimento sociale.

In realtà, come a tutti noi noto, la nostra professione affonda le sue radici in un tempo assai remoto e nasce con l’uomo, anzi, con la donna stessa, primo motore di tutte quelle forme e sfumature dell’assistenza, caratteristica e costante presenza in ogni società, cultura ed etnia.

Un percorso di millenni, travagliato, faticoso, complesso ed occultato che ancora oggi fatica a mostrarsi, offuscato da stereotipi e luoghi comuni che accantonano la professione infermieristica in un mondo confuso di termini ed informazioni devianti ed immagini o rappresentazioni distorte.

Una storia vissuta, nel bene e nel male, in condizioni di povertà o benessere diffuso, svolta in tempo di pace o di guerra, di regime o di democrazia, in situazioni di conflittualità sociale e di valori, di riconoscimento negato, di strumentalizzazione, ma pur sempre una storia viva, vera e pulsante costruita da “semplici” donne e uomini che, oggi come allora, hanno un unico scopo: essere di aiuto alla persona, indipendentemente dalla motivazione che li spinge a far ciò, sia essa legata a convinzioni caritativo-religiose o solidaristico-laiche.

Siamo sempre stati lì al momento giusto, nel luogo giusto ed essendo sempre quello che ci era permesso di essere.

La continuità nel tempo delle varie professioni e delle varie competenze che dinamicamente evolvono nell’ambito della salute, ci lega armoniosamente con il passato e con le persone che, in una sorte di osmosi e simbiosi e nel costante fluire dei giorni, hanno contribuito direttamente ad elevare, evolvere e rendere di spessore la professione infermieristica stessa.

Persone che come noi hanno lavorato sinergicamente per produrre salute a diversi livelli ed in diversi ambiti. La formazione infermieristica, quel faticato, ricco e competente sapere disciplinare e culturale della nostra professione, che già da tempo sono entrati nelle Università, hanno visto finalmente valorizzato e reso visibile quel saper divenire, caratteristica proprio della mentalità formativa e della natura educativa dell’infermieristica, attraverso le prime nomine di illustri colleghi con il titolo di Professori Associati in Scienze Infermieristiche.

Molti di noi, non l’avrebbero mai creduto possibile, con onori ed oneri conseguenti, il nostro qui é adesso, non punto di arrivo, ma giusta conseguenza di questa evoluzione, un nuovo passaggio storico logico ed inevitabile.

Proprio quel termine, saper divenire, ci rimanda mentalmente alla visione del tempo, della continuità, dinamicità e capacità evolutiva della nostra professione; rende il tempo realisticamente evidente, quasi palpabile. Questa è la storia e la storia siamo noi.

E allora perché non ricercare le nostre radici, perché non compiere un viaggio nel tempo fino al cuore della nostra professione, perché non recuperare e custodire i volti, le immagini, le parole dette e scritte, i gesti e gli oggetti, perché non accomunare, condividere e mostrare tutto quello che è stato, che è e che sarà del nostro essere infermieri?

Non serve forse per avere una maggiore conoscenza e coscienza del sé infermieristico, un arricchimento del sapere disciplinare e culturale e per avere una miglior capacità e serenità di giudizio dell’agire dei nostri predecessori e di noi stessi… futuri posteri? Pensare al proprio passato significa riconoscere di avere una esistenza, un inizio e un poi…?

Continua...

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