RIMINI. Il Collegio IPASVI di Rimini ha premiato le 4 miglior tesi dei neo-Infermieri laureatisi nell'A.A. 2013/2014 presso l'Università degli Studi di Bologna - Sede di Rimini. Lo rende noto con un comunicato a firma del vice-presidente Antonella Dionisi la stessa organizzazione provinciale.
Le tesi che hanno vinto il premio sono:
- "Atteggiamento degli utenti dell’ambulatorio di genetica medica del Policlinico Sant’Orsola verso le informazioni genetiche inaspettate emergenti dall’uso di nuove tecnologie" di Mila Mirra;
- "Adolescenza e sostanze d’abuso: studio osservazionale retrospettivo nel territorio riminese" di Rossi Greta;
- "La violenza contro le donne. Approccio al fenomeno e la percezione degli operatori sanitari" di Alessandra Cavallo;
- "L'igiene delle mani tra gli studenti del corso di laurea in infermieristica: osservazione diretta della pratica" di Roberto Capoluongo.
"Gli argomenti trattati - spiega Antonella Dionisi , già tutor e oggi docente presso presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'UniBo - toccano ambiti di competenza della professione infermieristica come la relazione con l'assistito e l'educazione terapeutica, aspetti oggi ancora poco valorizzati ma che fanno parte dello specifico professionale infermieristico, e sono campi dove l' autonomia professionale si afferma. Il progetto di ricerca premiato dal titolo "Gli outcomes dell'infermieristica: utilizzo della tassonomia NOC per rendere visibile l'efficacia dell'assistenza", è stato proposto dall'U.O. Post-Acuti di Rimini, a cura di: dott.ssa Vianella Agostinelli, Infermiere Case Manager Roberta Trovatelli e Simona Testamigna, con la collaborazione di tutto il personale infermieristico. L'obiettivo dell'elaborato di ricerca è quello di evidenziare come l'utilizzo di una tassonomia infermieristica, consenta di quantificare i risultati prodotti dall'assistenza in termini di miglioramento dello stato di salute dell'assistito, contribuendo ad evidenziare, in modo oggettivo e uniforme, lo specifico contributo che l'infermieristica produce in termini di outcome in salute".
"Questo momento comune di premiazione ha unito nella professione il presente, sottolineando la competenza e sviluppo professionale del corpus della disciplina infermieristica e il futuro rendendo visibili le potenzialità e le capacità di progettualità e ricerca dei professionisti Infermieri in erba - conclude il vice-presidente dell'Ipasvi riminese - in un periodo sociale, sanitario, politico e professionale di cambiamenti e difficoltà in cui anche la Professione infermieristica si pone degli interrogativi sul futuro, dare evidenza ai risultati che un gruppo di professionisti ha raggiunto, è fonte di orgoglio professionale, con l'augurio che questa fonte non si esaurisca mai e che generi nuovi stimoli".
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