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Pordenone. In tribunale la preselezione del concorso Infermieri di area vasta

di Chiara d'Angelo

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PORDENONE. I fatti purtroppo li conoscono in tutta Italia: il 14 ottobre 2013 vi è stata la preselezione per il concorso di area vasta per 3 posti di CPS Infermiere, gestito dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, che aveva lo scopo di “scremare” i partecipanti. Il risultato però è stato una catastrofe, su 562 concorsisti ne sono passati solo 3, con un test a risposta multipla formato da 70 domande poco inerenti alla professione infermieristica, tra cui erano presenti anche risposte tutte sbagliate. 

Ecco quanto dichiarato da Gianluca Altavilla Segretario Provinciale NurSind.

 

Un caso? - Tendenzialmente non penso mai male, facciamo però una riflessione: in Provincia di Pordenone c’è una carenza di 80 infermieri, passandone solo 3 al concorso le aziende potranno assumere solo personale interinale (con contratto di cooperativa)  oppure nella migliore delle ipotesi a tempo determinato, quindi al 30 dicembre  di ciascun anno il personale assunto con questa formula andrà a cessare per poi, spero, essere riassunto con i primi giorni di gennaio dell’anno successivo. Questo tipo di procedura  non graverebbe più di tanto sul bilancio aziendale, quindi l’azienda non avrebbe a carico una figura di cui vi è necessità, dando la possibilità di assumere altre figure (medici, TLBM, fisioterapisti) a tempo indeterminato. Questo concorso è nato male e morto in ipossia: bandito a dicembre 2012 con l’esecuzione della preselezione al 14 ottobre 2013.

 

Come direbbe qualcuno la domanda sorge spontanea: dopo l’accaduto avete provato ad avere un colloquio con la direzione del CRO? L’Organizzazione Sindacale che rappresento ha come caposaldi il dialogo e il confronto, ma in questo periodo le relazioni sindacali sono ai minimi storici, ormai è tutto mera informazione, non si negozia e non si contratta più niente.

Comunque abbiamo inviato missive in cui si chiede l’annullamento della prove, oltre che un incontro con il direttore generale. L’unica risposta che abbiamo ricevuto dal Direttore Generale è stata la richiesta delle risposte sbagliate.

Vista la non volontà di dialogo siamo costretti a ricorrere al tribunale per far valere i diritti dei disoccupati e della salute dei cittadini.

 

Sembra di capire che l’amministrazione del CRO sia molto rigorosa.

E’ verissimo però ricordiamo che il Direttore Generale viene nominato dall’Assessore competente (alla salute) e l’Assessore viene nominato dal Presidente della regione. Il presidente della Regione e l’Assessore (tranne quando è tecnico) vengono eletti dal popolo. Il direttore generale deve riflettere su questo inciso. Tra l’altro il direttore generale del CRO è anche presidente dell’ordine dei medici di Pordenone, mi chiedo se fosse andata così se fosse successo ad uno dei suoi. 

 

Quindi è pronto il ricorso?  

Premettendo di non chiedere mai al cuoco la ricetta del ragù, il 14 presenteremo il reclamo in tribunale: la nostra intenzione, tutelando anche i colleghi che hanno superato la prova, è di invalidare la preselezione del 14/10/2013 e che tutti abbiano accesso alla prima prova concorsuale.

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