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editoriale

Infermiere di successo? Lo è perchè è ottimista nella vita

di Rosario Scotto di Vetta

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MILANO. Ma se invece di commiserarti tu avessi avuto la prontezza di avvisare i tuoi colleghi di reparto dell’inconveniente e di chiamare subito un taxi, saresti arrivato puntuale . Non solo, non dovendo guidare, avresti avuto modo di riguardare il tuo aspetto e i tuoi impegni pomeridiani. Perché anche gli inconvenienti possono nascondere aspetti positivi. Basta saperli vedere. E per farlo ci vuole un po’ di sano ottimismo.

Le persone ottimiste hanno un atteggiamento mentale positivo e allo stesso tempo realistico sia vesto se stessi sia verso gli altri (i colleghi) e questo permette loro di affrontare i problemi che incontrano in maniera rapida e costruttiva. Hanno fiducia in se stessi e sanno che, in fondo, non c’è nulla che non si possa risolvere.  Di fronte ad una difficoltà non cadono mai nel panico, non si commiserano e reagiscono. Inoltre sanno cogliere anche gli insegnamenti che un’esperienza negativa porta sempre con sé, infatti l’errore viene visto come un’opportunità per crescere e imparare, non come un fallimento.

L’infermiere che affronta l’esistenza con una giusta dose di ottimismo ottiene migliori risultati sia nella sua vita personale e sia in abito professionale, pronto ad affrontare nuove sfide come quella di cambiare reparto;  sarà anche un buon ascoltatore, in grado di capire, sdrammatizzare e dispensare buoni consigli ai colleghi e medici. Non a caso, spesso e volentieri, si diventa leader, punto di riferimento di tutti i colleghi: sempre pronto a infondere speranza, si focalizza sulle soluzioni e non sui problemi, motiva il gruppo di lavoro mettendo in risalto le potenzialità di ognuno.

L’ottimismo aiuta ad aver successo e a fare carriera, ma anche a risollevarsi quando le cose vanno male.

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