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Roma, nasce la commissione paritetica infermieri e medici

di Redazione Roma

Insieme per una piattaforma condivisa da sottoporre alle forze politiche. Nasce a Roma la commissione paritetica Opi e Omceo per fornire risposte immediate e concrete alla sanità territoriale. A vantaggio dei cittadini. I presidenti Maurizio Zega e Antonio Magi: Abbiamo ritenuto opportuno riunire i due esecutivi dei rispettivi ordini per iniziare ad affrontare insieme le problematiche in comune.

Infermieri e medici lavorano insieme su proposte alla politica

Da sinistra Maurizio Zega, presidente Opi Roma e Antonio Magi, presidente Omceo Roma.

Focus sullo stato dell’arte del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma anche sulla sicurezza degli operatori sanitari, sul lavoro usurante (nonché gravoso) e sulla carenza di personale dedicato, sulla sinergia operativa fra i due ordini professionali nel relazionarsi ai decisori politici per fornire insieme, passo dopo passo, risposte immediate e tangibili.

Questi i punti fondanti della commissione paritetica dell’Ordine delle professioni infermieristiche e dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Roma che si è costituita, mirando ad elaborare una piattaforma programmatica comune da presentare alle autorità politiche.

A conclusione della riunione congiunta degli esecutivi dei rispettivi ordini, il presidente dell’Opi Roma, Maurizio Zega, e il presidente dell’Omceo Roma, Antonio Magi, hanno commentato: Abbiamo ritenuto opportuno riunire i due esecutivi dei rispettivi ordini per cominciare ad affrontare insieme le problematiche in comune che ci interessano. E ancora:

Noi, infermieri e medici, facciamo e siamo la sanità. Ognuno per le proprie competenze, certo, ma insieme siamo quelli che danno assistenza a tutti i cittadini per quanto riguarda la sanità, sia pubblica che privata.

Secondo Zega e Magi, è la sinergia fra i professionisti sanitari e i medici, la chiave per una risposta idonea alla sanitaria territoriale. A questo proposito, dichiarano: Bisogna realizzare i necessari filtri, fare giungere ai medici solo i casi clinici e a agli ospedali solo gli acuti: questa è la lezione che la pandemia ci ha impartito e in questa direzione vanno anche gli interventi previsti dal Pnrr, che si tratta però adesso di realizzare in concreto.

E per riuscirci entrambi i due presidenti chiedono alle forze politiche e alle istituzioni a partire dalla Regione Lazio, di essere ascoltati come interlocutori: non per esercitare inesistenti diritti di veto, ma per passare in concreto ad una sanità proattiva, che non attende il paziente sulla porta ma previene e accompagna il cittadino dal principio, in particolare adesso che la popolazione dell’Italia e del Lazio sta sempre più invecchiando.

Infine, Zega e Maga prendono atto non senza preoccupazione, della quasi totale assenza di temi come questi nella campagna elettorale in corso. In particolare, nei programmi elettorali si legge troppo poco sugli infermieri. Come professionisti siamo ben consapevoli che, Covid o no, la situazione impone profonde riforme al sistema sanitario: e noi per parte nostra non chiediamo altro che l’opportunità di dare il nostro contributo. Ragione per cui, chiosano, abbiamo dato vita oggi ad una commissione di lavoro che elaborerà una piattaforma condivisa e comune da presentare alle autorità regionali e alle forze politiche, anche in vista delle prossime elezioni regionali.

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