Approfondire e analizzare il problema della carenza del personale sanitario attraverso il punto di vista del mondo accademico, professionale, manageriale e sindacale. È l'obiettivo dell'evento residenziale "Professioni sanitarie: tempo di progettazione " a cura dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Pordenone. Il convegno, in programma per le giornate del 23 e 24 maggio (Fiera di Pordenone, Sala Zuliani), è accreditato ECM ed è organizzato con il patrocinio di Fnopi, Comune di Pordenone, Pordenone Fiere e Regione FVG.
Carenza di personale sanitario: come invertire la rotta?
Professioni sanitarie: tempo di progettazione. Evento ECM Opi Pordenone
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In Italia la carenza di infermieri è destinata ad aggravarsi: agli oltre 60mila che già ne mancano, si aggiungeranno circa 100mila professionisti che saranno portati fuori dal sistema dei pensionamenti nel giro di dieci anni. Senza contare le 'fughe' all'estero per ottenere condizioni economiche e lavorative migliori.
È quanto è emerso dal 19° rapporto Crea Sanità, centro di ricerca riconosciuto da Eurostat, Istat e Ministero della Salute, presentato ad inizio 2024.
L'evento residenziale "Professioni sanitarie: tempo di progettazione " - a cura di Opi Pordenone e accreditato per tutte le professioni sanitarie (11 crediti ECM - Segreteria organizzativa e Provider ECM Izeos S.r.l. ) - è stato pensato come un'occasione per analizzare il problema della carenza di personale sanitario da più punti di vista: accademico, professionale, manageriale e sindacale.
Temi dell'evento ECM a cura di Opi Pordenone
Dopo l'appuntamento del 2023 su "Infermieri fra attrattività e carenze ", Opi Pordenone torna a puntare i riflettori sul capitale umano del Sistema Sanitario Nazionale e lo ha fatto con una due giorni che ha visto alternarsi i contributi di esponenti di varie specialità.
L'evento "Professioni sanitarie: tempo di progettazione " è partito nella mattinata di giovedì 23 maggio con i saluti delle autorità e con l'intervento della presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli su "Nuove sfide per lo sviluppo della professione infermieristica in Italia".
Non è ancora il momento di pretendere un contratto di lavoro tutto nostro, ma ricavare un'area infermieristica riservata all'interno dell'attuale Ccnl è ormai ineludibile. Va progettata una nuova professione, senza dimenticare le radici della nostra disciplina. È il momento istituzionale giusto per passare alle Lauree Magistrali cliniche (Barbara Mangiacavalli)
A seguire, la prima delle 3 sessioni della giornata: si è parlato di "Emergenza personale sanitario: quale futuro per la sanità pubblica?" (G. Migliore ), "Esiste un problema di governance Stato-Regioni del servizio sanitario?" (T. Aceti ), "Il punto sui LEA infermieristici: quali problemi esistono ancora oggi alla loro istituzione?" (L. Pais Dei Mori ), "Nuovi bisogni di salute: fisioterapisti, cittadini e SSN" (M. Salina ). A moderare, C. Brandolin e G. Rocco .
La seconda sessione è partita intorno alle ore 11:00 e, con la moderazione di F. Falli e S. Giglio , ha affrontato i temi "Come i modelli organizzativi che sottendono l'erogazione dell'assistenza infermieristica valorizzano le competenze esperte e avanzate?" (G. Magon ), "La valutazione delle competenze orientata allo sviluppo e alla generazione di valore: progetto di sperimentazione al Policlinico San Giorgio di Pordenone" (E. Galiazzo ), "Quale impegno per i professionisti per una vera medicina di genere?" (L. Pausa ).
La prima giornata si è conclusa con la terza sessione moderata da P. d’Aloja e M. Del Gaudio , nel corso della quale si è parlato di "Come si potenzia la sanità valorizzando i professionisti sanitari?" (V. Faraone ), "Stato dell'arte della Dirigenza delle Professioni Sanitarie: quale direzione intraprendere?" (B. Cavaliere ), "Vincolo di esclusività: quale impatto sulla professione e sul sistema sanitario?" (A. Capocchiano ), "Quali possibili proposte di riforma e politiche di riorganizzazione della rete dell’assistenza e dei servizi di cura alla persona?" (J. Polimeni ). In chiusura di giornata, il confronto con i sindacati sul tema “Quali sono le barriere che ad oggi ostacolano l’applicazione legge n.56 del 26 maggio 2023?"
La seconda giornata si è aperta con un focus su "L’evoluzione della professione infermieristica" (G. Mona ), per poi passare alla formazione: A. Mastrillo ha fatto un'"Analisi sul sistema di accesso e di offerta formativa di primo e secondo livello delle Università: esistono nuove prospettive?", G. Scialò ha parlato de "Il ruolo della formazione nei cambiamenti necessari per la professione", S. Fogolin dei "Fattori di attrazione nelle esperienze all'estero: il punto di vista degli studenti" e G. Godeas de "La formazione continua come occasione di sviluppo di nuove competenze".
Dopo il coffee break, alle ore 11:00 si è tenuta la tavola rotonda "Sfide attuali e future delle Professioni Sanitarie: confronto con i Presidenti degli Ordini delle Professioni Sanitarie del FVG", moderata da D. Casarin . A seguire E. Manzoni ha riflettuto su "Complessità e cambiamento: le ricadute sulla salute e sui sistemi sanitari". In chiusura di giornata, con la moderazione di A. Bacci , la tavola rotonda su "Investire nella professioni sanitarie: nuove sfide per la salute e opportunità dal PNRR in Friuli Venezia Giulia" (interverranno: C. Bolzonello , L. Clarizia , A. Poggiana , G. Lebiu , E. Galiazzo , J. Polimeni , G. Tonutti , M. Filippi , D. Caporale ) e le conclusioni del Presidente Opi Pordenone, Luciano Clarizia .
Una parte delle istituzioni non ha ancora capito chi siano e cosa facciano gli infermieri. È il momento di riorganizzare la Sanità, è il momento che le istituzioni dimostrino che anche l'Italia vuole dare qualcosa di importante alle professioni sanitarie, partendo da quella infermieristica (Luciano Clarizia, presidente Opi Pordenone)
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