Agevolare la formazione degli infermieri che lavorano nel privato e nel terzo settore e garantire loro un numero adeguato di ore e di risorse per consentire l’acquisizione dei crediti ECM, necessari per il corretto esercizio intellettuale della professione.
Cercherò di essere breve!
Dalla legge 29/10/1954, n. 1049, che la professione infermieristica è stata implicitamente riconosciuta come professione intellettuale, ben 69 anni fa!!!
Il punto fondamentale è che la DIGNITÀ PROFESSIONALE è si, LESA, secondo me, non tanto dalla disparità dalle diverse forme di contratto che non sempre consentono ai professionisti di aggiornarsi mediante ECM, o peggio studiare per i master o laurea magistrale! Ovvero nulla toglie la gravità! Ma consentitemi, ancora PIÙ GRAVE è la condizione di DEMANSIONAMENTO e SUBORDINARIETÀ, CHE LEDE LA NOSTRA DIGNITÀ E CHE NON HA NULLA A CHE VEDERE CON L’INTELLETTUALITÀ le nostre funzioni e il nostro essere DOTTORI! Questo non lascia spazio alcuno a ciò che evidenziano le leggi 739 del 1994 e la successiva legge n 42 del 26 febbraio 1999 relativa all’abrogazione del mansionario!!! Per risolvere la pari dignità, basterebbe provare ad ottenere CCNL per tutti da nord a sud che riguarda pubblico privato e RSA! Per la vera mancanza di dignità BASTEREBBE APPLICARE LE SU CITATE LEGGI E TUTTE LE ALTRE SUCCESSIVE! Queste sole, se applicate, basterebbero a dare la giusta dignità, autonomia lavorativa, decisionale e professionale che andiamo cercando da un trentennio e che tutti fanno finta di non sapere!
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MaxGen76
59 commenti
Perdonami la retorica!
#1
Cercherò di essere breve!
Dalla legge 29/10/1954, n. 1049, che la professione infermieristica è stata implicitamente riconosciuta come professione intellettuale, ben 69 anni fa!!!
Il punto fondamentale è che la DIGNITÀ PROFESSIONALE è si, LESA, secondo me, non tanto dalla disparità dalle diverse forme di contratto che non sempre consentono ai professionisti di aggiornarsi mediante ECM, o peggio studiare per i master o laurea magistrale! Ovvero nulla toglie la gravità! Ma consentitemi, ancora PIÙ GRAVE è la condizione di DEMANSIONAMENTO e SUBORDINARIETÀ, CHE LEDE LA NOSTRA DIGNITÀ E CHE NON HA NULLA A CHE VEDERE CON L’INTELLETTUALITÀ le nostre funzioni e il nostro essere DOTTORI! Questo non lascia spazio alcuno a ciò che evidenziano le leggi 739 del 1994 e la successiva legge n 42 del 26 febbraio 1999 relativa all’abrogazione del mansionario!!! Per risolvere la pari dignità, basterebbe provare ad ottenere CCNL per tutti da nord a sud che riguarda pubblico privato e RSA! Per la vera mancanza di dignità BASTEREBBE APPLICARE LE SU CITATE LEGGI E TUTTE LE ALTRE SUCCESSIVE! Queste sole, se applicate, basterebbero a dare la giusta dignità, autonomia lavorativa, decisionale e professionale che andiamo cercando da un trentennio e che tutti fanno finta di non sapere!