Consentire subito l'applicazione dell’allentamento del vincolo di esclusività estendendola anche oltre la campagna vaccinale e maggiore autonomia agli infermieri che operano sul territorio. Sono i punti sui quali la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) chiede al Governo di passare dalle parole ai fatti
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Infermieri vaccinatori, Fnopi: senza norme adeguate abbiamo le mani legate
Raggiungere l’immunità di gregge entro luglio diventa un traguardo assolutamente raggiungibile se si investe - ed è arrivato il momento di farlo concretamente - sugli infermieri. È questo il perno della lettera che la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli ha inviato a Draghi, Speranza, Gelmini e per conoscenza Figliuolo, Curcio e Bonaccini.
Gli infermieri - si legge - sono vaccinatori da sempre e per professione, ma prevedere il loro intervento solo sulla carta senza dargli il necessario appoggio programmatorio e normativo significa legargli le mani e non consentirgli, nonostante le previsioni, di intervenire come vaccinatori non solo per chi arriva in ospedale o nelle strutture delle aziende sanitarie
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È per questo che la Federazione chiede ai massimi responsabili delle istituzioni di sostenere, come fatto per i farmacisti e senza necessità come accade in alcune Regioni di prevedere interventi improbabili di operatori non adeguatamente formati che rappresenterebbero un rischio anche per la salute della popolazione, l’introduzione già nella fase di conversione del Decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41 della possibilità per gli infermieri e gli infermieri pediatrici di svolgere l’attività di vaccinazione in autonomia e di prevedere le regole uguali per tutti per l’allentamento dell’esclusiva e le possibilità di intervento degli infermieri
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Insomma: è ora di rendere concreto l'allentamento del vincolo di esclusività e di estendere la deroga anche oltre l'attività vaccinale nell'ambito della pandemia da Covid-19 consentendo agli infermieri l’assistenza anche sul territorio ai soggetti più fragili, soprattutto a quelli che durante la pandemia sono stati trascurati dai vari livelli di assistenza e che ora vanno recuperati per non mettere a rischio la loro salute
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Si tratta – aggiunge la presidente Fnopi – di affrontare con il massimo della potenzialità assistenziale la pandemia e si tratta di velocizzare quanto più possibile la vaccinazione per far fronte a contagi e decessi, ma anche di soddisfare i bisogni di salute dei più fragili che durante la pandemia sono stati trascurati
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Gli infermieri si sono da subito resi disponibili per un intervento efficiente, efficace e autonomo, in modo anche da lasciare libertà di azione agli altri professionisti coinvolti – conclude Mangiacavalli nella lettera – ma per consentire queste attività è richiesto di apportare le necessarie modifiche alla normativa vigente, oltre che un coordinamento e un monitoraggio sull’attuazione delle norme che non le lascino solo sulla carta, ma le attuino a pieno regime, aumentando l’efficienza del nostro servizio sanitario nazionale
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