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Coronavirus c'è ancora, cittadini non abbassino la guardia

di Redazione

Gli infermieri chiedono ai cittadini di non abbassare la guardia, perché Il covid c'è ancora e al governo chiedono invece la messa a terra di tutti quei principi normativi sanciti dai provvedimenti che si sono via via succeduti in queste settimane. Così Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi).

Mangiacavalli a Istituzioni: norme annunicate diventino realtà

Il covid c'è ancora, è inutile dire che è in una fase di stallo. C'è, lo vediamo dai dati divulgati dagli enti governativi. Quindi gli infermieri chiedono ai cittadini di non abbassare la guardia, di continuare a comportarsi come sempre, con tutte le precauzioni che governo e Regioni indicano di volta in volta. Impariamo a convivere con queste precauzioni, ma non adottando atteggiamenti negazionisti perché questi non fanno bene al popolo.

Lo chiede Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), nel chiostro della basilica di Santa Croce, a Firenze, dove sarà realizzato un memoriale dedicato a medici e infermieri. È pur vero - prosegue all'Agenzia Dire - che è diminuita la pressione su ospedali e terapie intensive, ma è anche vero che trovata una persona positiva tutta la macchina organizzativa viene messa in moto per il tracciamento dei contatti e il monitoraggio: è una macchina che, oltre ad essere impegnativa, in qualche modo ricondiziona la vita quotidiana e la socialità.

Rivolgendosi, poi, a governo, ministero della Salute e Regioni, gli infermieri, come tutti gli operatori sanitari, chiedono la messa a terra di tutti quei principi normativi sanciti dai provvedimenti che si sono via via succeduti in queste settimane, da ultimo quelli che stanno per essere approvati definitivamente. Queste norme contengono già tutto, la messa in sicurezza degli organici, delle attrezzature, l'approvvigionamento di protezioni individuali. Chiediamo che si passi dalle parole ai fatti: quanto annunciato nelle norme diventino modalità operative e organizzative concrete all'interno delle diverse realtà.

Soffermandosi sul memoriale Mangiacavalli sottolinea: L'effetto si fa fatica a descrivere, perché questo luogo è quasi sacro per quel che rappresenta nella storia del nostro popolo. Aver avuto la possibilità di entrare in questo chiostro, dove peraltro c'è una statua dedicata alla nostra fondatrice Florence Nightingale, con un memoriale per gli operatori sanitari che hanno dato la loro vita per questa pandemia, è un'emozione che tocca il profondo. Non può lasciarci indifferenti, ma ci deve aiutare a guardare il futuro, partendo da quello che la storia ci ha insegnato, senza ripetere gli errori del passato ma imparando da essi, per la scienza, l'assistenza infermieristica e l'educazione di ogni cittadino.

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