La Commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all'unanimità l'istituzione della Giornata nazionale dei Camici bianchi per onorare il lavoro degli operatori sanitari nel corso della pandemia Covid-19. Il testo ora va alla Camera per il sì definitivo, ma per la Federazione degli infermieri (FNOPI) contiene un grave neo: definirla ‘Giornata dei camici bianchi’ è un’assoluta limitazione che non rispecchia l’universo delle professioni e degli operatori impegnati nella lotta al Covid
; per questo ne chiede formale modifica.
Giornata camici bianchi, FNOPI: politica non riconosce gli infermieri
La Commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all'unanimità, in sede deliberante e in prima lettura, un disegno di legge di iniziativa parlamentare per l'istituzione della Giornata nazionale dei Camici bianchi, per onorare il lavoro, l'impegno, la professionalità e il sacrificio di medici, infermieri, operatori e volontari in ambito sanitario, sociosanitario e socioassistenziale, nel corso della pandemia da Coronavirus.
La giornata si celebrerà il 20 febbraio di ogni anno e sarà considerata solennità civile ai sensi dell'articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260.
Ma il testo del ddl - che ora passa alla Camera per il sì definitivo - contiene un grave neo: definirla Giornata dei camici bianchi è un’assoluta limitazione che non rispecchia l’universo delle professioni e degli operatori impegnati nella lotta a Covid e rappresenterebbe un’ingiustizia formale nei confronti di tutti gli operatori che non possono riconoscersi in una definizione che da sempre non gli appartiene
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Così Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), che sottolinea come con la dizione “camici bianchi” sono da sempre identificati i medici, parte essenziale e importante delle professioni coinvolte, ma non l’unica
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Non possiamo accettare che una giornata dedicata agli operatori della sanità in prima linea nella lotta alla pandemia si caratterizzi con una definizione che nell’immaginario collettivo riguarda da sempre solo una delle professioni coinvolte. Eppure, gli infermieri hanno pagato un prezzo altissimo: 40 morti, 4 suicidi e oltre 12mila contagiati. Si cambi subito il titolo del Ddl
Nel solo Servizio sanitario nazionale - continua Mangiacavalli - (senza contare quindi tutte le altre strutture e i liberi professionisti che contro il coronavirus sono scesi spesso in campo a fianco dei colleghi dipendenti), tra i sanitari i medici sono circa 110mila contro i 270mila infermieri (il 60%) e altrettanti professionisti delle altre professioni.
Per questo chiediamo formalmente – conclude la presidente FNOPI – una modifica che consenta di definire la Giornata in modo da caratterizzare il riconoscimento anche formale di tutti e non limiti di fatto l’immagine a una sola delle professioni in prima linea nella lotta alla pandemia
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