Si attende il via libera della V Commissione Bilancio per presentare il Disegno di Legge al Parlamento. Oltre 1 milione di operatori in attesa della riforma.
ROMA. Occorre che il Disegno di legge n. 1324 sulla istituzione degli Ordini nell’ambito delle Professioni Sanitarie diventi realtà e che dalle chiacchiere si passi ai fatti.
Da oramai quattro mesi Emilia De Biasi (nella foto), presidente della XII Commissione Senato, ha tra le mani il Ddl ed è giunto il momento che, superata anche la fase degli emendamenti al testo, venga presentato al Parlamento (nonostante la lentezza delle varie ulteriori commissioni chiamate a dar parere sull’iniziativa legislativa). Ad oggi manca esclusivamente il parere della V Commissione Bilancio, che tarda ad esprimersi non si sa per quale motivo e nonostante i numerosi solleciti.
Ecco perché occorre a questo punto un’azione di forza da parte di tutte le professioni sanitarie e soprattutto da parte della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI, presieduta come noto dalla neo-presidente Barbara Mangiacavalli.
In un recente incontro parlamentare alla Camera dei Deputati le Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XII (Affari sociali) hanno ascoltato il presidente della Commissione Anac Raffaele Cantone, stabilendo tra le altre cose che non vi era incompatibilità tra la carica di senatore e di presidente dei vari Albi e le Organizzazioni Professionali in Sanità (Medici, Farmacisti, Infermieri). In quella occasione è emersa la necessità di creare gli Ordini per tutte le professioni sanitarie e di ridurre al minimo i disagi di ognuno.
Questa riforma riguarda oltre 1 milione di operatori e potrebbe dare la svolta a tante anomalie negative nell’ambito assistenziale e manageriale sanitario.
Staremo a vedere.
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