ROMA. Uno dei principali sindacati degli Infermieri Italiani, Nursind, minaccia di paralizzare l'Italia con lo sciopero del comparto previsto per il prossimo 3 novembre. Lo annuncia Andrea Bottega, leader nazionale del movimento sindacale, che si prepara a una vera e propria prova di forza a livello nazionale.
Un test per la sua organizzazione, ma anche un modo concreto per dire basta alle vessazioni a cui la professione infermieristica è soggetta da un decennio a questa parte.
"Preso atto del fallito tentativo di conciliazione esperito in data 29 settembre 2014 presso il Ministero del Lavoro − spiega Bottega nella missiva di proclamazione dello sciopero − si proclama lo Sciopero Nazionale di tutto il personale del COMPARTO SANITÀ dipendente del Servizio Sanitario Nazionale di 24 ore per il giorno lunedì 3 novembre 2014."
Le motivazioni alla base della proclamazione sono essenzialmente correlate al perdurare del blocco della contrattazione nazionale e del trattamento economico individuale, in particolare:
1. il perdurare del blocco del trattamento economico del personale del SSN previsto dal DL 78/2010 convertito nella Legge 122/2010, con il conseguente blocco contrattuale e il taglio dei fondi della contrattazione integrativa;
2. il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il comparto sanità;
3. il permanere della crisi occupazionale infermieristica che vede circa 30.000 infermieri non occupati e il sovraccarico di lavoro che la categoria sopporta per il perdurare del blocco del turnover, il mancato ricambio generazionale per la riforma pensionistica, l’invecchiamento e l’usura del personale;
4. lo stato di demansionamento in cui versa il personale infermieristico chiamato a coprire nel sistema le carenze di altre figure e del personale di supporto;
5. l’impossibilità di valorizzare qualsiasi percorso di carriera per la professione infermieristica a livello nazionale e aziendale.
Ci sarà o meno adesione allo sciopero? Si vedrà, intanto l'importante è parlare dei problemi della categoria, anche se a dirla tutta manifestazioni del genere hanno ormai perso la loro validità e probabilmente non porteranno a nulla di concreto.
Chi vivrà vedrà!
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?