Il governo ha conosciuto una problematica che da tempo affligge il personale sanitario, quello pubblico per intenderci, quello che lavora per lo Stato e con sforzo ogni giorno assiste e cura i cittadini italiani: la mobilità interregionale e blocco turnover.
Alla Camera si è discusso per la prima volta della gestione del personale sanitario, di blocco del turnover, di mobilità interregionale. La mozione sottoscritta da Giulia Grillo (M5s), discussa in prima seduta dall On. Silvia Giordano, ha così dato voce a chi da danni lotta per lo sbroglio di una complessa realtà. C’è chi si è ammalato, qualche altro invece trascorre da anni la propria vita da disadattato, chi soffre per la propria famiglia lontana. Sono questi i disagi della nuova classe dei professionisti sanitari, dirigenti medici, infermieri, e tutte quelle figure fondamentali che prestano servizio nel sistema sanitario nazionale che necessitano di cambiare città e muoversi tra gli Enti del SSN. Quello che era un “diritto acquisito” fin dalla nascita dei regolamenti dei dipendenti pubblici da diversi anni è minato da un intreccio legislativo che non conosce precedenti.
La mozione è stata approvata all'unanimità da tutti i gruppi che hanno dato il benestare. La mobilità dei dipendenti pubblici è da un decennio ostacolata del blocco del turnover dapprima delle regioni in piano di rientro e dopo poco anche di quelle terre virtuose con sanità efficienti a causa dai tagli lineari decisi da Roma. Adesso il Governo non solo dovrà impegnarsi a concedere una deroga al blocco del turn over del personale del servizio sanitario nazionale, applicandola anche alle regioni sottoposte ai piani di rientro ma dovrà assumere le iniziative di competenza, in concerto con la Conferenza delle regioni, al fine di semplificare ed attuare le procedure di mobilità interregionale del personale sanitario in relazione alle piante organiche e alla garanzia di assicurare i livelli essenziali delle prestazioni in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.
Nei minuti finali del discorso, On. Grillo parla di tutela del diritto universale alla salute, un pilastro costituzionale degli italiani, e quindi la necessità di uniformare l'erogazione dei servizi assistenziali e le cure in ugual modo su tutto il territorio nazionale iniziando proprio dallo sblocco del turnover. Poi la denuncia che vede coinvolti i direttori generali delle aziende sanitarie che con autonomia hanno il potere di conferire contratti di lavoro generando così un disonesto sistema clientelare non accettando le procedure di mobilità.
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