Nella giornata internazionale dell’Infermiere ci sarà una grande manifestazione. Dopo aver ricevuto il via libera dalla Questura di Napoli, è stata fissata la data della protesta dinanzi al palazzo della Regione Campania. Il Sit-In avrà luogo il 12 Maggio dalle ore 9.00 alle 13.00. La propaganda si sta diffondendo a macchia d’olio sul web e sui social affinché la notizia possa arrivare agl’occhi di numerosi infermieri emigranti nella penisola. Lo slogan “Lottiamo tutti insieme per sbloccare le mobilità al Sud” racchiude l’essenza di una problematica che sta tanto a cuore a migliaia di dipendenti pubblici.
“Bisogna scendere in piazza e farci sentire. Bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica tutta e chiedere considerazioni e soluzioni a questa problematica” è quanto si legge sul manifesto. La mobilitazione è stata voluta da due infermieri che da anni si battono per questa causa, Felice Lippiello e Antonio Fusco, anche loro desiderosi di ritornare nella propria terra d’origine con le proprie famiglie.
L’unico sindacato di categoria sensibile è stato Nursind Napoli facendosi carico dell’intera organizzazione e anch’esso furioso di portare ai vertici un disagio tanto comune in Italia. Il segretario provinciale, Annalisa Troia, si sta battendo da tempo e con grande spirito d’iniziativa. Ha richiesto una nuova convocazione in Regione per discutere e trovare una giusta soluzione. Ma intanto servono consensi, tanti, e l’unico modo per poter alzare la voce è quello di essere presenti al Sit-In in Regione.
Il blocco delle assunzioni in Campania da anni è una piaga sociale che non guarisce. Numerosi gli infermieri e altri professionisti sanitari emigrati nella penisola che da tempo attendono un trasferimento nella loro terra d’origine. “Il trasferimento è potenzialmente possibile viste le carenze d’organico, eppure tale procedura non si concretizza a meno della solita raccomandazione”.
In Campania la carenza di organico è massiccia, le unità operative chiudono poiché non riescono ad assicurare il giusto personale e mantenere i livelli essenziali d’assistenza. Un possibile sblocco totale delle assunzioni per mobilità allevierebbe almeno un po’ le carenze di organico ma soprattutto arricchirebbe la qualità del servizio.
L’invito è rivolto a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione desiderosi di ritornare nella propria terra d’origine ma anche ad amici, parenti, colleghi. Chiunque sarà presente il 12 maggio 2014 darà sicuramente un contributo fondamentale.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?