MESSINA. Né all'utenza né tantomeno al personale del comparto. Lo grida a gran voce Nursind, una netta differenza tra i dati forniti dall'ex gestione sanitaria Siciliana e la realtà: i posti letto disponibili, infatti sarebbero sulla carta 543, ma solo meno di 470 sono realmente attivi, con una riduzione che nei mesi estivi arriva ad oltre il 23%.
Tale differenza è aggravata dal fatto che alcune unità operative subiscono una soppressione temporanea parziale o totale, e non solo per le dovute e continue ristrutturazioni.
"La temporaneità, a quanto pare, non coincide con la programmazione" - afferma il segretario aziendale, Francesco Ruggeri - e continua: “che ben vengano le ristrutturazioni, ma l'offerta assistenziale avrebbe potuto essere ottimizzata gestendo i due presidi Papardo e Piemonte insieme”. Inquietante, invece, appare la discrasia rispetto alle linee guida emanate dall'assessore Russo nel 2010 che, nel determinare la dotazione organica, assegnavano all'A.O.O.R. Papardo-Piemonte, 326 medici, 750 infermieri e 120 O.S.S.
Al 31 dicembre 2012 il personale era così determinato: medici 421, infermieri 701 e solo 17 O.S.S. Quindi un'eccedenza di 95 medici ed una carenza di 152 unità dedicate all'assistenza diretta ai pazienti (- 49 infermieri e - 103 O.S.S.).
7.800.000 € circa spesi per i 95 medici in esubero. Ben 4.000.000 di € in più rispetto agli ipotizzati 3.800.000 che sarebbero bastati ad assumere 152 tra infermieri ed O.S.S. invece di lasciare i cittadini in condizioni di notevole disagio e le UU.OO. in "AUTODETERMINAZIONE", che in buona sostanza significa "cavatevela come meglio potete e non disturbate oltre"...
A volte l'ingerenza della politica con la p minuscola ha portato il sistema-sanità a un punto di non ritorno, ove i famigerati "tagli" sono diventati ormai insopportabili.
Per scongiurare in extremis la chiusura dei posti letto e l'azione prevaricatrice sugli infermieri, che per godere di pochi giorni di ferie sono costretti, in alcuni casi, ad accettare turni massacranti per coprirsi a vicenda o addirittura cambi di reparto a dir poco "stressanti", il sindacato Nursind attraverso il suo segretario aziendale, aveva chiesto l'applicazione della direttiva assessoriale del 24 giugno 2014 che prevede la possibilità di assumere infermieri a tempo determinato, ma la risposta laconica del commissario è stata: "non possiamo, dobbiamo rispettare la massa finanziaria"...
In altre parole, si chiudono posti letto e si creano disagi gravi ai cittadini e al personale e si spendono 4.000.000 di euro circa per garantire gli esuberi!! Ad Majora
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