REDAZIONE. Che l’attuale problema della professione infermieristica italiana fosse l’occupazione ne sono certi e convinti tutti, questa volta anche gli addetti ai lavori.

In occasione del congresso di Pugnochiuso 2014, Danilo Massai, Presidente dell’IPASVI di Firenze, ai microfoni di Nurse24.it cerca a suo modo di individuare le cause ma anche la soluzione a tale fenomeno che non appresta ad arrestarsi.

Sbrigativo affermare che sia stata solo una cattiva “politica” a far sprofondare la disoccupazione infermieristica, soprattutto giovanile, nella Penisola.

Ebbene, occorre sapere che con “politica” tutti sono responsabili, proprio tutti, eccetto quell’umile infermiere che continua a turnare correndo per quei lunghi corridoi di presidi ospedalieri ormai fatiscenti collocati nelle più dense aree urbane.

Con il blocco delle assunzioni l’età media del personale sanitario delle aziende ospedaliere e locali sta aumentando, infermieri con 35-40 anni d’esperienza ma con quell’impostazione lavorativa del subito post-manzionario. 

Concepire l’infermieristica moderna all’interno delle unità operative è possibile solo assumendo “nuove leve”. Sì,  quelle universitarie. Pronte ed energiche saprebbero ben dissipare le loro conoscenze all’interno del gruppo di lavoro rendendo così possibile una costante progressione della professione stessa.