E' la storia di Davide, nove anni, che non ne vuole sapere di andare a comprare le cose per la scuola, la mamma insiste e quel banale tragitto tra l’abitazione e il negozio si rivelerà fatale.
Giovanna Zucca piemontese di nascita ma veneta d’adozione, presta servizio come infermiera strumentista e aiuto-anestesia in sala operatoria. Fra un turno e l’altro, si è laureata in Filosofia, una disciplina che coltiva con grande interesse e passione.
In coma, tra il sonno e la veglia in cui è costretto, Davide sente e “vede” le persone distraendosi con le storie degli altri: storie di ospedale, di chiacchiere in corsia, di infermiere e lotte fra medici, come quel “dottore antipatico” che tenterà l’impossibile per salvarlo. Un legame speciale fatto di empatia e sensazioni destinate a durare si formerà fra il medico e il ragazzino: eppure il primo è un uomo schivo, scorbutico, un dio nel proprio lavoro ma incapace di gestire ogni genere di rapporti umani; l’altro è pieno di vita ma immobile su un letto.
Una storia intensa e commovente con la più positiva delle morali: “chi guarisce il prossimo guarisce sé stesso”.
Giovanna Zucca
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