Vaccini obbligatori per legge, ma quali e quando? Tutte le novità introdotte dal nuovo decreto vaccini, punto per punto.
Il decreto sull’obbligatorietà dei vaccini nel dettaglio
Le vaccinazioni obbligatore secondo il nuovo decreto
Vaccini obbligatori, c’è il decreto volto a garantire in maniera omogenea sul territorio nazionale le attività di prevenzione, contenimento e riduzione dei rischi per la salute pubblica in termini di profilassi e di copertura vaccinale.
Mentre l’opinione pubblica si divide, tra genitori no-vax e chi, come il Codacons, lo giudica palesemente incostituzionale , si sta lavorando per rendere obbligatori i vaccini anche per gli infermieri .
Ma quali sono le novità introdotte dal nuovo decreto?
Le novità del decreto vaccini
Vengono dichiarate obbligatorie per legge, secondo le indicazioni del Calendario allegato al Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente (età 0-16 anni) e in riferimento alla coorte di appartenenza, le vaccinazioni di seguito indicate:
anti-poliomelitica
anti-difterica
anti-tetanica
anti-epatite B
anti-pertosse
anti Haemophilusinfluenzae tipo B
anti-meningococcica B
anti-meningococcica C
anti-morbillo
anti-rosolia
anti-parotite
anti-varicella.
Tali vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.
In caso di violazione dell’obbligo vaccinale ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e ai tutori è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 7.500 . Le sanzioni vengono irrogate dalle aziende sanitarie.
Anche nella scuola dell’obbligo, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla Asl competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. La mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall’art. 328 c.p.
Il genitore o l’esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione è segnalato dalla Asl al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale (in caso di rifiuto di vaccinazione, non è prevista la sospensione automatica della patria potestà da parte dei tribunali dei minori, come precisato dal ministero della Salute).
Non possono essere iscritti agli asili nido ed alle scuole dell’infanzia, pubbliche e private, i minori che non abbiano fatto le vaccinazioni obbligatorie. In tal caso, il dirigente scolastico segnala, entro 5 giorni, alla Azienda sanitaria competente il nominativo del bambino affinché si adempia all’obbligo vaccinale. La mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio.
Anche nella scuola dell’obbligo, i minori che non sono vaccinabili per ragioni di salute sono di norma inseriti dal dirigente scolastico in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati o non immunizzati.
Se un bambino ha già avuto le patologie indicate deve farsi attestare tale circostanza dal medico curante che potrà anche disporre le analisi del sangue per accertare che abbia sviluppato gli anticorpi.
A decorrere dall’1 giugno 2017 il ministero della Salute avvia una campagna straordinaria di sensibilizzazione per la popolazione sull’importanza delle vaccinazioni per la tutela della salute.
Nell’ambito della campagna, il ministero della salute e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca promuovono, dall’anno scolastico 2017/2018, iniziative di formazione del personale docente ed educativo e di educazione delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e in particolare delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori.
Le misure del decreto entrano in vigore dal prossimo anno scolastico .
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