Le “Ostilità Laterali” tra gli infermieri che lavorano in Terapia Intensiva, Pronti Soccorso, Sale Operatorie, Servizi di Emergenza Territoriale (118). Una survey nazionale.
Sono stati pubblicati sulla rivista Dimensions of Critical Care Nursing (http://journals.lww.com/dccnjournal/pages/default.aspx ) i dati dello studio sulle “Ostilità Laterali” promosso in Italia da Aniarti (Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica. www.aniarti.it ) e coordinato dal gruppo di ricerca dell’infermiere Stefano Bambi dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi - Firenze.
Le Ostilità Laterali (Lateral Hostility - LH) sono definite come “una varietà di interazioni crudeli, scortesi, antagonistiche che avvengono tra persone agli stessi livelli gerarchici nelle organizzazioni”. La teoria dei comportamenti dei gruppi oppressi, assieme ad altri fattori tipici della professione e delle relazioni conflittuali, è stata proposta come spiegazione del fenomeno.
La revisione estensiva di letteratura effettuata ha messo in evidenza, accanto alla varietà e confusione delle definizioni, la scarsità di studi pubblicati in Italia sul fenomeno dove si rilevano un 5,6% di molestie orizzontali subite dagli infermieri, e l’assenza di ricerche specificamente centrate sull’Area Critica.
Allo studio hanno partecipato oltre 1500 infermieri, con risposte valide in 1202 casi.
Quasi l’80% riferisce di aver subito fenomeni di “ostilità laterale” negli ultimi 12 mesi. Le tre tipologie di LH ritenute più gravi dai partecipanti sono state in ordine: “intimidazioni, minacce”; “atti di sabotaggio, compromissione nella sfera lavorativa e/o personale”; “isolamento professionale e/o sociale, esclusione dalle attività o conversazioni”.
L’81,9% degli infermieri rispondenti riferisce di aver assistito all’esercizio di LH nei confronti di altri infermieri, e al momento della partecipazione alla ricerca, il 30% si sentiva ancora oggetto di questo tipo di atteggiamenti.
La quota di domande di mobilità verso nuovi reparti/servizi effettuate negli ultimi dodici mesi a causa delle LH subite si è attestata sull’11,3%, scendendo al 3,6% per quanto riguarda coloro che hanno, agli effetti, cambiato reparto/servizio di impiego. Centocinquantasette infermieri (13,1%) hanno pensato, nell’arco dell’ultimo anno, di lasciare addirittura la professione definitivamente a causa di LH.
Lo studio mette in mostra una realtà relativa al clima di lavoro, che a causa della sua diffusione e dell’impatto sulla qualità di vita professionale e psicofisica degli infermieri, necessita di essere presa in carico a tutti i livelli della professione: dalla formazione di base, alla linea assistenziale diretta fino a quella dirigenziale.
Bambi S, Becattini G, Giusti GD, Mezzetti A, Guazzini A, Lumini E. Lateral hostilities among nurses employed in intensive care units, emergency departments, operating rooms, and emergency medical services: a national survey in Italy. Dimens Crit Care Nurs. 2014 Nov- Dec;33(6):347-54. doi: 10.1097/DCC.0000000000000077.
Per consultare il report di ricerca in italiano clicca qui
Per contatti:
Dr. Stefano Bambi – Infermiere – Cure Intensive per il Trauma e Supporti Extracorporei Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi - Firenze : stebam@hotmail.it; stebam@unifi.it
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