Agli Ospedali dei Colli di Napoli è stato indetto un "Avviso di mobilità volontaria, regionale ed extraregionale", per titoli e colloquio per la copertura di 16 posti di infermiere, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. MUNITEVI PRIMA DEL NULLA OSTA AL TRASFERIMENTO DA PARTE DELL'AZIENDA DI INVIO. Cercasi personale per l'area chirurgica, cardiologico-vascolare e della rianimazione.
NAPOLI. Buone notizie per gli Infermieri campani che da oggi potranno puntare su un nuovo Concorso di mobilità, anche se dovranno fare attenzione al rilascio (magari preventivo) del nulla osta allo spostamento da parte delle aziende di partenza. Cercasi personale per l'area chirurgica, cardiologico-vascolare e della rianimazione.
Agli Ospedali dei Colli di Napoli è stato indetto un "Avviso di mobilità volontaria, regionale ed extraregionale", per titoli e colloquio per la copertura di 16 posti di infermiere, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
La domanda di partecipazione deve essere spedita entro le ore 12 del trentesimo giorno successivo alla pubblicazione del bando sul sito internet dell’azienda www.ospedalideicolli.it entro e non oltre il 14.08.2015.
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Ma cos’è e di cosa si occupa l’Azienda Ospedaliera dei Colli “Monaldi – Cotugno – CTO”?
Prevista nell’ambito del provvedimento di riassetto ospedaliero della regione Campania, approvato con decreto n. 49 del 27 settembre 2010 dal Commissario ad Acta per la prosecuzione del Piano di Rientro del Settore Sanitario, nasce dalla fusione delle disciolte Aziende Ospedaliere “V. Monaldi”, a indirizzo pneumo-cardiovascolare, l’Azienda Ospedaliera “D. Cotugno” a indirizzo infettivologico ed epatologico, e dall’accorpamento del presidio ospedaliero C.T.O. (Centro Traumatologico Ortopedico), prima appartenente all’ASL Napoli 1 Centro, a indirizzo ortopedico-riabilitativo.
La costituzione della nuova Azienda rientra, quindi, nel piano di riassetto della rete ospedaliera regionale, il quale si è posto l’obiettivo di assicurare complessivamente un’offerta più adeguata ai bisogni dei cittadini, sia attraverso la riduzione delle attività considerate inappropriate, con la conseguente diminuzione del numero dei posti letto, sia mediante la riorganizzazione funzionale e operativa delle strutture ospedaliere. Esso, inoltre, ha inteso individuare alcune realtà ospedaliere che, attraverso una stretta integrazione funzionale, garantissero obiettivi di razionalizzazione e di maggiore efficienza del sistema, ivi compreso quello di perseguire ulteriori economie, ma che, soprattutto, assicurassero una integrazione assistenziale efficace capace anche di invertire il flusso di mobilità passiva.
Nell’ambito del riassetto della rete ospedaliera, viene anche programmata l’inclusione nella rete dell’emergenza di alcune rilevanti attività della nuova Azienda, allo scopo di superare una criticità che da sempre ha connotato l’attività degli ospedali confluiti, le cui funzioni di alta specialità sono, ancora oggi, prevalentemente svolte in elezione. Tale scelta programmatica che rappresenta un obiettivo da raggiungere gradualmente anche attraverso la sottoscrizione delle opportune intese tra Regione e le facoltà di Medicina e Chirurgia delle due Università napoletane, Federico II e SUN, ha un valore particolarmente strategico per la rete dell’emergenza Ospedaliera dell’area metropolitana di Napoli. In particolare, l’attività cardiologica, centro di terzo livello, sarà filtrata dalla centrale operativa 118, con compiti di processazione delle chiamate e identificazione della gravità/urgenza del caso, e coordinata da una centrale operativa cardiologica, per selezionare la costruzione del percorso assistenziale con funzioni di alta specialità adeguato alle esigenze del paziente. Del pari anche il ruolo strategico disegnato nell’atto Aziendale per la neuro-orto-riabilitazione, anch’essa collegata al 118 per le specificità neurologiche, che completa la risposta alla patologia per una organizzazione assistenziale globale dei processi ortopedici, neurologici e riabilitativi con rafforzamento dell’organizzazione di un processo di eccellenza per tutte le attività connesse.
L’Azienda Ospedaliera “dei Colli” è una azienda pubblica di carattere sanitario, senza finalità di lucro e ad alta specializzazione. Essa assicura l’accoglienza e il trattamento clinico-assistenziale più appropriato a tutte le persone che ad essa si rivolgono, in quanto portatrici di bisogni di salute. Le attività dell’Azienda sono svolte sulla base delle moderne conoscenze tecnico-scientifiche e grazie alle più avanzate tecnologie a disposizione, nel rispetto dei principi di etica, efficacia, efficienza ed economicità.
L’Ospedale oggi si caratterizza per essere luogo di elevata professionalità e settorializzazione (cardiologia, cardio- chirurgia, trapianti, pneumologia, oncologia, patologie infettive ad alta complessità, neurologia, uro-andrologia, ecc.), con utenza che manifesta condizioni sempre più complesse, perché le patologie incidono su pazienti sempre più anziani e con problematiche diverse, inclusi gli esiti invalidanti conseguenti a trattamenti più articolati e protratti.
L’azienda “Ospedali dei Colli”, nella sua nuova visione di integrazione dell’intervento anche oltre l’ospedalizzazione, ha scelto di dotarsi dei servizi di Psichiatria Per l’integrazione degli interventi di cura e Psicologia clinica per mettere in primo piano la presa in carico dei bisogni emotivi e del disagio psichico del paziente al pari della cura delle patologie d’organo.
Le logiche di governo e di gestione aziendale non possono prescindere dall’utilizzo di sistemi dinamici che si adattino al disegno strategico aziendale e collochino l’azienda come partner attivo e propositivo nella definizione, costruzione e realizzazione di un progetto sociale di salute.
Per le vocazioni espresse dalle specialità che lo compongono e per il ruolo assegnato dal Piano Ospedaliero Regionale, il nuovo soggetto giuridico riconosce come propria la missione di rappresentare una delle strutture di riferimento nell’assistenza ospedaliera per la regione Campania (nonché di quelle viciniore), offrendo percorsi di integrazione culturale e operativa alle altre strutture del Servizio Sanitario, in coerenza con i principi organizzativi di “rete” previsti dagli indirizzi regionali.
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