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Le nuove competenze infermieristiche, tutto pronto per la Cabina di Regia

di Redazione

ROMA. Il Ministero della Salute, le Regioni e le Organizzazioni Sindacali della dirigenza medico- veterinaria, sanitaria, tecnica, professionale e del Comparto Sanità, al trentacinquesimo anno dalla costituzione del Servizio Sanitario Nazionale, ribadiscono il ruolo centrale e strategico del sistema sanitario nazionale universale e solidale, quale scelta fondamentale di civiltà e di attuazione dei diritti costituzionali nel nostro Paese.

Questo è solo la prima parte della proposta approvata il 16 gennaio 2014, con il protocollo tra Ministero della Salute, Regioni e Organizzazioni Sindacali.

 

La cabina di regia - uno strumento per il confronto permanente unitario e partecipato sugli ambiti di sviluppo professionale, organizzativo e formativo collegati alle innovazioni introdotte da norme legislative, contrattuali, e da specifiche intese. Ne faranno parte oltre ai rappresentanti istituzionali un rappresentante per ogni organizzazione sindacale rappresentativa del comparto.

 

La cabina di regia avvierà un confronto permanente anche sui contenuti del Patto per la Salute, nell’ambito del quale monitorare e verificare la revisione dei modelli organizzativi, sia ospedalieri che territoriali, valutando le sperimentazioni in corso e promuovendo le buone pratiche. L’attività della cabina di regia dovrà basarsi sui seguenti presupposti:

 

a) il processo di innovazione nell’organizzazione del lavoro in sanità si realizza in modo plurale, anche con il concorso di più professioni che attuano, in autonomia, responsabilità e competenza, la salvaguardia della salute dei cittadini;

 

b) il ruolo e le responsabilità diagnostiche e terapeutiche e riabilitative, sono in capo ai medici anche per favorirne l’evoluzione professionale a livello organizzativo e ordinamentale;

 

c) gli infermieri e le altre professioni sanitarie, nell’ambito delle responsabilità già delineate dagli specifici profili professionali di riferimento, sono garanti del processo assistenziale, ed è per questo che è necessaria e non più rinviabile l’evoluzione professionale verso le competenze avanzate e di tipo specialistico;

 

d) I Medici, i Veterinari, i Dirigenti sanitari, gli infermieri e gli altri Professionisti della Salute riconoscono i relativi e specifici campi di intervento, autonomia e responsabilità anche alla luce della costante evoluzione scientifica e tecnologica, e concorrono a garantire unitarietà dei percorsi di cura e di assistenza attraverso l’integrazione multi professionale degli obiettivi, nei sistemi complessi per obiettivi, e attraverso criteri di verifica e di valutazione degli esiti e dei risultati;

 

e) I profili professionali della dirigenza sanitaria (biologi, chimici, fisici, farmacisti, psicologi), ferme restando le specifiche competenze professionali previste dai rispettivi ordinamenti legislativi vigenti, concorrono in maniera rilevante all'effettuazione e sviluppo dei percorsi di diagnosi cura e assistenza in ambito sanitario e contribuiscono all'integrazione professionale nei sistemi complessi in ambito multiprofessionale anche alla luce della costante evoluzione tecnico scientifica;

 

f) Medici, infermieri e gli altri professionisti della salute riconoscono e convengono che, ferme restando le responsabilità gestionali, la responsabilità professionale sulle decisioni e gli atti compiuti nell'ambito dei processi di cui sono garanti è personale e posta in capo a colui che tali decisioni e atti ha assunto e compiuto anche nell'esercizio di competenze avanzate o di tipo specialistico.


Cabina_regia__infermieri.pdf

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