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editoriale

La Casa degli Infermieri Italiani, scendiamo in campo per una nuova Ipasvi

di Angelo

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REDAZIONE. Occorre scendere in campo. Dobbiamo tutti scendere in campo per cambiare l'Ipasvi, per rendere l'Ipasvi la vera "Casa degli Infermieri Italiani". Il popolo di FaceBook da tempo si è messo in moto per tentare di "sovvertire" la dirigenza attuale proponendo/riproponendo, spesso in prima linea, personaggi che sono nei collegi ormai da una vita e che pur creandosi una nuova parvenza rappresentano di fatto lo stato di nullismo e di lassismo che si respira oggi a tutti i livelli.

Sono talmente "vecchi dentro" questi soggetti da non aver capito che il popolo dei social-network, quello che segue direttamente le questioni infermieristiche, rappresentano appena l'1-2% degli Infermieri Italiani. Chi spera di arrivare al potere utilizzando la protesta su FB è fuori strada, non andrà, a nostro avviso, da nessuna parte se non a sbattere contro il muro della realtà che si chiama Annalisa Silvestro, l'unico soggetto preparato e oggi politicamente influente capace di rappresentare nel bene e nel male noi tutti.

 

Per questo chiediamo ai colleghi più giovani di scendere in campo, di mettersi in gioco, di rivoluzionare dal basso l'Ipasvi e di trasformarla nella Casa degli Infermieri Italiani.

 

Dopo questo pezzo ci diranno che l'Ipasvi non ha potere, che l'Ipasvi non è un sindacato, che l'Ipasvi è bloccata dalla normativa sulla creazione degli Ordini. Tutte fesserie, tutti tecnicismi e politicismi per allontanare il nuovo e far emergere/riemergere il vecchio. 

 

Le rivoluzioni, quando partono, partono sempre dalla base e sono lente, sennò diventano golpe e i golpisti sono peggio dei governanti "depoltronati".

 

Per questo non ci siamo mai fatti infinocchiare da chi continua a usare la violenza e la delazione nei confronti della presidente Silvestro, chi usa i metodi del terrorismo (misti di fanatismo) per giungere al potere rimarrà sempre un terrorista e una persona pronta a nutrire se stessa e a infischiarsene dei sottomessi.

 

Sottomessi? Si siamo tutti sottomessi all'immobilità di chi ci rappresenta. Gente inutile per sé e per gli altri, non perché non ha la cultura o la preparazione per coordinarci, ma semplicemente perché non ne ha più voglia, non ha più gli stimoli per guardare oltre il proprio naso.

 

Una ventata di novità potrebbe dare nuova linfa anche alle "vecchie bacucche" dell'Infermieristica nostrana e farle/farli tornare giovani dentro.

 

Più facile da dire che da fare, ma ci dobbiamo provare e ci possiamo provare solo scendendo in campo come candidati, come sostenitori o semplicemente come elettori.

 

Tempo fa come Nurse24.it abbiamo presentato un primo nostro programma composto da 6 punti, in attesa di implementarlo con la partecipazione di tutti voi.

 

I punti sono diventati 8:

 

1) allontanamento di EQUITALIA dai Collegi Ipasvi e dall'ENAPI;

 

2) trasformare l'Ipasvi nella "Casa degli Infermieri Italiani e stranieri in Italia";

 

3) superamento del precariato e della disoccupazione in ambito infermieristico attraverso la creazione di tavoli contrattuali e di confronto con aziende pubbliche e private;

 

4) lotta al demansionamento e allo “sfruttamento” dei colleghi nelle strutture pubbliche e private;

 

5) più garanzie per il lavoro nel settore della libera professione;

 

6) superamento delle eventuali incompatibilità etiche tra ruoli di coordinamento e direzione con incarichi nell’Ipasvi;

 

7) ritorno in Italia dei colleghi costretti ad emigrare all’estero in cerca di lavoro;

 

8) revisione della legge elettorale IPASVI.

 

Non faremo liste, non ci presenteremo in massa alle elezioni Ipasvi. Vorremmo solo che questi 8 punti e quelli che verranno fossero parte integrante del vostro modo di essere, di agire e di programmare l'Infermieristica del terzo millennio.

 

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