Nurse24.it
Scopri i master di ecampus sanità

editoriale

Gli Infermieri Italiani vogliono un'Italia diversa

di Fabio Albano

Infermieri in formazione

GENOVA. La cronaca più recente ci dice di una nazione la cui capitale era, speriamo che l’imperfetto sia corretto, pervasa, nell’amministrazione, da un sistema corrotto e mafioso. È di questi giorni l’annuncio che nelle sedi regionali umbre sono state accertate connivenze tra gli amministratori locali e personaggi in odore di mafia. La credibilità della nostra politica, e dei nostri politici, pare essere giunta al minimo storico; e si che questo nostro “BEL PAESE” di vicissitudini travagliate ne ha vissuto in gran quantità!

I politici italiani, negli ultimi, almeno, 30 anni, hanno perso il vero obiettivo del fare politica: essere e porsi al servizio della gente! Anche l’attività sindacale si è spogliata di tutta la forza che ne ha permesso, attraverso lunghe e dolorose lotte, di accreditarsi come movimento vicino ai lavoratori e agli ultimi. Oggi tutto ruota attorno la ricerca di una poltrona, di un posto di rilievo dove porsi in evidenza, lavorare meno, guadagnare di più e magari riuscire ad entrare in uno di quei “GIRI GIUSTI”. Giri dove è permesso arricchirsi senza guardare in faccia nessuno, ma proprio nessuno, neanche i propri figli, neanche se stessi allo specchio!

Ebbene, NOI INFERMIERI, ALMENO QUELLI DI FRONT-LINE, chiediamo di restare estranei a questi perversi giochi, che altro non denotano che una scarsissima sensibilità sociale e politica!

NOI INFERMIERI, ALMENO QUELLI DI FRONT-LINE, chiediamo che vengano condotte battaglie atte a garantire maggior impiego, per i nostri giovani, nel mondo del lavoro! Ma chiediamo una partecipazione sana, serena, in cui la consapevolezza del contesto socio-economico in cui viviamo, non venga messa a lato!

NOI INFERMIERI, ALMENO QUELLI FRONT-LINE, chiediamo ai sindacati di non svolgere campagne di parte, in un mondo complesso come il nostro, è fantascienza, o disonestà intellettuale, pensare di frazionare forze e risorse! Noi siamo parte del tutto. Campagne di nicchia, vengono fatte solo ed esclusivamente per poter dare agio e visibilità ad alcuni movimenti, o a qualche “furbettino” in odore di malaffare.

NOI INFERMIERI, ALMENO QUELLI DI FRONT-LINE, urliamo STOP alle “contese” becere espresse tra giornali on-line e i vari social net!

NON VOGLIAMO CHE IL SINDACATO ENTRI NEI COLLEGI!!! Vogliamo dai Collegi IPASVI, regole più chiare, snelle e trasparenti! Chiediamo ai nostri Collegi uno sforzo per far capire ai nostri concittadini che il movimento “INFERMIERI” non si pone come solo obiettivo la salute fisica delle persone, ma pure quella mentale e psicologica. Bisogna ricondurre l’essere umano al benestare “ecologico”, all’armonia.

Ma NOI INFERMIERI abbiamo, anche, l’ambizione di andare oltre; vogliamo ri-partire dalla “QUESTIONE MORALE”. Vogliamo rappresentare quello stimolo al cambiamento che da più parti, e da più anni, si sente nominare ad ogni dibattito politico-sociale. Ma per fare ciò bisogna, accuratamente, cercare di evitare dispute su becere questioni di rappresentanza, che sanno molto, troppo, di interesse personale.

Rappresentare una categoria di lavoratori significa assumersi una notevole responsabilità politica, sociale, etica e morale.

Noi diciamo STOP a Colleghi che hanno fatto o stanno facendo del sindacato un “affaire” personale. Non si tenta la scalata alla politica, passando attraverso i blog professionali, o spargendo fango sui Colleghi. Si fa attività sindacale, o politica, solo se in possesso di una progettualità! Diciamo, anche, BASTA, ai sindacalisti di professione! Si deve fare attività sindacale LAVORANDO! Non pontificando da un social- net o da una piccola piazza! Rappresentare i Colleghi significa avere una conoscenza della professione che il solo titolo di studio non qualifica. Ricordiamo, nel caso ce ne fosse bisogno, che non si cerca occupazione, o maggiore visibilità, fingendo di rappresentare qualcuno! E’ un travestimento smascherato, ormai, da alcuni anni!

Chiediamo, anche, a NURSE 24 di tenere un profilo basso, molto basso, in queste dinamiche! Noi vorremmo un giornale che continui, così come è stato nelle proprie origini, a offrire motivi di aggregazione. Vogliamo un giornale ricco informazioni professionali, sindacali e politiche, ma non partigiano di alcuna fazione!

Chiediamo, a e da queste pagine, di lanciare un segno di discontinuità con questo mondo avido, stupido e solipsistico!

Grazie, un Infermiere di front-line.

Commento (0)