NAPOLI. Partirà il 26 gennaio prossimo, presso il Collegio Ipasvi di Napoli; sarà tra i primi in Italia, se non il primo in assoluto. Stiamo parlando dello Sportello contro il disagio psicologico a carattere professionale. Un punto d’ascolto gratuito rivolto agli iscritti, voluto fortemente dal nuovo Consiglio direttivo appena insediato.

Gli psicologi riceveranno gli interessati due volte al mese (secondo e quarto lunedì di ogni mese, dalle ore 14.00 alle ore 18.00) previo appuntamento telefonico.

“Quella dell’infermiere è una professione fortemente a rischio”, dice la dottoressa Maria Crispino, componente del gruppo di psicologi che opereranno presso la sede di via Costantinopoli, 27. E spiega: “Spesso accogliere in corsia e sostenere i pazienti portatori di dolore e di sofferenze, crea negli operatori della sanità accumuli emotivi che col tempo possono trasformarsi in gravi cause di disagio psicologico e sociale. Su questi bisogna intervenire, sia con attività di prevenzione, sia costruendo attività di training e di lavoro con gruppi di aiuto, anche a carattere terapeutico”.

Sindrome di Burnout, stress da prestazione, carichi di lavoro eccessivi: sono questi i casi più frequenti che colpiscono sempre più spesso gli infermieri. “Le manifestazioni del disagio - spiega Maria Crispino - possono essere diverse per ogni soggetto, ma generalmente si riscontra con stati di apatia, astenia, ansia, angoscia, depressione. Manifestazioni di disagio che vanno affrontate, a seconda dei casi, con attività di counseling, sostegno, psicoterapia.

Per accedere alle sedute di counseling, come riportato anche sul sito on line del Collegio di Napoli, basta fissare un appuntamento entro il giovedì precedente l’incontro, utilizzando una delle seguenti modalità: telefonando alla Segreteria del Collegio il lunedì, dalle ore 15.30 alle ore 18.30 e dal Martedì al Venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00; oppure inviando una mail al seguente indirizzo di posta: ipasvinapoli@gmail.com e indicando nome, cognome e recapito telefonico.

Non possono avvalersi del servizio di counseling gli iscritti che non sono in regola con il pagamento della quota associativa del Collegio.