RIMINI. Nel corso del 33° Convegno ANIARTI in fase di svolgimento in quel di Rimini si è fatto "Il punto su razionalità e le nuove tecnologie per l'assistenza. È tempo di scelte nuove", su cui si è intrattenuto Sergio Livigni, responsabile della U.O di Terapia Intensiva di Torino. Il nostro è stato tra i primi in Italia a occuparsi delle T.I. a porte aperte, cercando di abbattere le barriere che esistono tra il paziente critico e i familiari.
Tra le tecniche utilizzate nel Torinese grande impulso è stato dato all'utilizzo della cosiddetta "Medicina Narrativa" quale strumento comunicativo di nuova concezione.
Livigni si è soffermato sulla necessità di far ruotare tutta l'assistenza attorno al paziente.
Il parente, il familiare, l'amico, il compagno, la compagna devono diventare parte integrante dell'assistenza e perno centrale della care di nuova generazione.
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