Il collegio del Piemonte risponde ai neolaureati disoccupati per dare loro la possibilità di mantenere le competenze acquisite nel corso di laurea.

È con un po' di emozione che Michela Grosso, coordinatrice del collegio Ipasvi del Piemonte, inizia la sua relazione congressuale:
"L'andamento della disoccupazione a un anno dal titolo di laurea è purtroppo molto alta.

In un periodo di grande crisi il collegio del Piemonte ha deciso di dare una risposta e una reale possibilità a tutti quei neolaureati disoccupati per dare loro la possibilità di mantenere le competenze acquisite nel corso di laurea.

Ad oggi per lavorare viene richiesta nel proprio curriculum un'esperienza lavorativa; è un circolo vizioso se non hai esperienza non lavori, ma se nessuno ti fa lavorare si rischia di non poter mai avere un contratto.

Il progetto sostenuto da borse di studio di ventimila euro, dà la possibilità di fare stage verso case di riposo e aziende sanitarie pubbliche.

Ogni collegio provinciale definisce quali aziende coinvolgere per la scelta dei tutor e degli ambiti clinici, viene definito un accordo.
Viene attivato un bando con borsa di studio di 600 €, per almeno 100 ore di tirocinio. È lo stagista a scegliere l'ambito clinico.

Alla fine di questo periodo lo studente deve presentare un elaborato.
Nella nostra realtà sono stati impegnati 17.400 Euro, 29 borse erogate.

Al termine dello stage viene rilasciato l'attestato dal collegio Ipasvi.
Si tratta di un percorso di studio tra la fine dell'università e un contratto di lavoro.

Gli stagisti che hanno partecipato al progetto dicono che l'esperienza è servita per rafforzare le loro competenze.
Non siamo certi che il progetto serva davvero per essere assunti, ma è un'opportunità per gli infermieri e per il collegio che ha dato una risposta concreta per favorire la crescita professionale."