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Infermieri Pediatrici possono assistere anche gli adulti

di Redazione

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FIRENZE. Lo scorso 28 maggio, l'azienda Ospedaliera-Univeristaria Meyer ha redatto un documento che stabilisce la legittimità normativa di assistenza a soggetti maggiorenni da parte degli Infermieri Pediatrici. Da come si evince dal documento, sembrerebbe che il motivo della pubblicazione della "Policy aziendale" sia attribuito al rifiuto da parte di alcuni Infermieri Pediatrici preoccupati di incorrere nel reato di "esercizio abusivo della professione infermieristica".

Gli ospedali pediatrici sono obbligati per espressa disposizione legislativa (L.1098/1940) ad assumere preferenzialmente Infermieri pediatrici. Dato che ordinariamente negli ospedali e reparti pediatrici dall'1 al 3% dei pazienti assistiti è maggiorenne, da parte di alcuni Infermieri Pediatrici si è sostenuto che il vigente quadro normativo, regolatore delle competenze delle professioni sanitarie, vieti loro di assistere questi soggetti.

 

La presa di posizione dell'AOU Meyer non giustifica l'atteggiamento degli Infermieri Pediatrici (IP) e delle Vigilatrici d'Infanzia né dal punto di vista legale né da quello deontologico. Il profilo professionale dell'IP è definito dal Dm 70/1997 che ai sensi della L. 42/1999 contribuisce a definire il "campo proprio di attività e di responsabilità" insieme ai contenuti degli ordinamenti didattici del rispettivo corso universitario e ai contenuti del rispettivo codice deontologico. 

 

Come sottolinea il documento pubblicato, dalla lettura del profilo professionale dell'IP in nessun punto si descrive qualcosa che l'IP non può espressamente fare. Inoltre, aggiunge che il DM 70/97 descrive il "campo proprio" dell'IP utilizzando il concetto di "età evolutiva". Un termine che non coincide con la maggiore età legale, ma che ha una valenza esclusivamente biologica, la quale è soggetta a diverse interpretazioni e dunque è sfumata e non tassativa. 

 

Per quanto riguarda il codice deontologico non è un caso che gli IP condividono lo stesso codice deontologico degli Infermieri Generalisti. 

 

Infine viene ricordata anche la decisione della Società Italiana di Scienze Infermieristiche Pediatriche o SISIP che su uno specifico caso stabilì in un suo position statement che "l'Infermiere Pediatrico è pienamente legittimato a operare su ambulanze di emergenza-urgenza con medico a bordo e a svolgere anche su adulti atti infermieristici di natura tecnica finalizzati alla corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche tipiche del servizio stesso."

 

Quindi, secondo quanto redatto dall'AOU Meyer, l'ipotesi che un IP nell'assistere un paziente adulto possa incorrere nel reato di "esercizio abusivo della professione infermieristica (generale)" non trova alcun fondamento. Viceversa, è molto probabile che un IP che rifiuta di erogare assistenza a un adulto o che rifiuta di eseguire prescrizioni mediche su di lui, vìoli il rispettivo codice deontologico e si renda responsabile del reato di omissione di atti d'ufficio se non addirittura di soccorso. 

 

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