Nurse24.it
chiedi informazioni

testimonianze

Carola, Infermiera Pediatrica: "sono profondamete avvilita da una Italia che ci ripudia"

di Redazione

InfermieraPediatrica

"Adesso, a 35 anni, dopo aver impiegato gli ultimi anni utili a trovare un lavoro , in un progetto amato a quanto pare solo da me, cosa mi resta?"

di Carola Aura (*)

Sono riusciti ad uccidermi un sogno.
Mi guardo allo specchio 1 giorno: ho quasi 30 anni, cosa voglio dalla vita? Ho combattuto sempre per me, per essere indipendente, per potermela cavare da sola.

Ho lasciato tante volte casa mia in Sicilia,  la mia famiglia,i mie affetti per cercare fortuna nel resto d Italia. Ma oggi davanti questo specchio ho deciso : voglio aiutare, assistere, essere una colonna e una mano da stringere, voglio essere 1 infermiera pediatrica!
Inizio tutto così.  4 anni di duri sacrifici, di notti sui libri, di albe guardate da un ospedale durante tirocinio,  di asocialità pura, estraniandosi da tutto e tutti perché non c era tempo per le scemenze, io dovevo diventare una brava infermiera per bambini.
E arriva finalmente il giorno, la Laurea dopo 2 anni di raccolta scientifica dati e questionari per la tesi, dopo 1 anno di rimandi per varie cause, di rincorsa alle relatrici, nel momento peggiore della mia vita, con papà affetto da un tumore, eccoci.
Passa anche questo, un voto non meritato, perché csi hanno deciso ma non me ne frega... adesso sono un'infermiera pediatrica! Lo urlo tra le lacrime, soddisfatta di esserci riuscita tra le mille insidie. Posso finalmente assistere tutti quei piccoli che ho conosciuto durante il tirocinio, tutti quei bambini e quelle famiglie che ho cercato di aiutare già da studentessa.
Sono passati 12 mesi da allora. E sono ferma qui. In casa. A.guardare ogni giorno la mia tesi e la scritta sulla lavagna in cucina dove schematizzavo le lezioni: " Tanti Auguri Infermiera!" .
Auguri per cosa? Per un futuro indegno di tutto quello che ho affrontato?  Per un presente da inesistenti perché anche il nostro collegio ci snobba? Auguri per un lavoro che mai troverò perché gli ospedali (anche quelli prettamente pediatrici tra cui quello dove mi sono formata) preferiscono gli infermieri non pediatrici da spostare a piacimento?
La tristezza adesso è l unica compagnia delle mie giornate vuote che pensavo poter riempire con il mio aiuto e i sorrisi di quelle famiglie bisognose .
Adesso, a 35 anni, dopo aver impiegato gli ultimi anni utili a trovare un lavoro , in un progetto amato a quanto pare solo da me, cosa mi resta ? Nulla, l impossibilità di lavorare, ovviamente per qualsiasi impiego cercano giovani e capaci di altre mansioni, esperti in lingue straniere, esperti in tecnologia o altro. E io sono stanca, stanca di rincorrere quello che non c'è : il rispetto e il riconoscimento della dignità di chi mette tutto se stesso nell inseguire un sogno dimenticando forse  che prima o poi ci si dovrà svegliare.
#valorizziamogliinfermieripediatrici
#noiesistiamo.

(*) Infermiera pediatrica.

Scopri i master in convenzione

Commento (0)