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Infermieri

Esercito Italiano, gli infermieri civili che si arruolano sono ricercatissimi

di Redazione

Leggendo l'articolo di Sara – Infermiera in Inghilterra: “ho abbandonato l’Esercito Italiano perché fortemente delusa" – mi é sorto il dovere di scriverVi e e di raccontarvi la mia esperienza nell'Esercito che a differenza di Sara è stata tutt'altra roba.

L'Esercito ti forma e ti insegna tanto, rifarei ad occhi chiusi questa scelta

Appena laureatomi ho iniziato a lavorare nel 118 nella provincia di Salerno. Sono rimasto un pò deluso, nel complesso, tutto affidato a cooperative che ti sfruttano fino al l'osso e ti obbligano ad aprire la p. Iva per pochi turni. Fatta la domanda per vfp1 parto il 3 dicembre 2013, dopo 5 mesi di addestramento iniziale e modulo Kombat e dopo aver giurato fedeltà alla bandiera italiana (emozione indescrivibile più del giorno della discussione davvero), arrivo a destinazione e mi danno da subito l'incarico di Aiutante di Sanitá. Quindi vengo aggregato presso la Scuola di Sanità militare di Roma per seguire un mese di corso aiutante di Sanitá.

Finito il corso vengo subito impiegato come infermiere (così come da una direttiva del 2001, che recita nel caso in cui tra il personale di truppa vi sia del personale laureato quest'ultimo può essere impiegato come infermiere , al contrario di quanto affermato dalla collega). Nel frattempo supero il concorso Vfp4 (oggi diventato ormai un terno al lotto) e mi avvio quindi per la carriera in servizio permanente.

A differenza di quanto detto dalla collega Sarà, io mi sono trovato da subito bene, sono stato accolto in una grande famiglia a braccia aperte. Gli infermieri civili che si arruolano sono ricercatissimi dalle caserme, sopratutto quelle operative e gli ospedali militari.

Oltre che, come affermato dalla collega, occuparci di rilevazione dei parametri base per l'idoneità annuale e le vaccinazioni, presso la mia caserma ci occupiamo dei prelievi ematici che facciamo annualmente. Ho avuto la fortuna di capitare in una caserma molto operativa, ci occupiamo dell'assistenza sanitaria nell'addestramento, seguiamo pari pari i cicli addestrativi di oltre 1500 militari: marce, poligoni, esercitazioni, continuative, dimostrazioni di interventi sanitari di emergenza, attività di raccolta sangue prevenzione e istruzione sanitaria.

Certo non sarà il lavoro di un ospedale civile, lavoriamo sopratutto con le emergenze (vuoi una caduta da una torre di 7 metri, una bomba lanciata male è scoppiata vicino, tagli , ustioni e tanto altro..) oltre che quanto già accennato prima. La cosa che mi preme molto testimoniarvi è il nostro spirito di gruppo e di squadra che ci accomuna. È importantissimo lavorare in una squadra solida, e questa cosa raramente ho avuto modo di tastare negli ospedali civili. Inoltre a volte non scorre buon sangue tra infermieri in corsia per non parlare del rapporto tra infermieri e medici. Qui queste discordanze non esistono, nell'esercito nel campo Sanitario (ma anche nel complesso) esiste una sola cosa che ci accomuna: lo spirito di Corpo e di squadra.

Lavoro con altri 5 ragazzi Vfp1 infermieri civili e 2 infermieri militari oltre che gli ufficiali medici. Non ci sono dubbi sulla loro preparazione, l'esercito li forma e li prepara più del dovuto. Mi dispiace per la mia collega Sara, io non posso che portarvi la mia testimonianza estremamente positiva. Io qui ho visto e toccato con mano dispositivi mai conosciuti all' università. Così giusto per citarne qualcuno, il B.i.G. (kit per infusione intra osseo) il tourniquet (dispositivo che utilizziamo nelle ferite d'arma da fuoco per contenere le emorragie agli arti).

L'Esercito ti forma, ti cresce e ti insegna tante cose. Ti fa fare nuove esperienze, ti istruisce, ti inserisce in corsi di aggiornamento professionale. Dovessi ritornare indietro rifarei ad occhi chiusi questa scelta.

Sarei molto grato se condividiate anche la mia di esperienza. Viste le ultime cronache di cattivo sangue che scorre tra infermieri civili e militari..O magari anche per qualche mio collega che vuol intraprendere la mia stessa avventura.

Grazie e complimenti ancora per il giornale.

Un Infermiere dell'Esercito Italiano

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Commenti (8)

davide.tanzini

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CONOSCERE IL COLLEGA

#8

Articolo interessantissimo! Anche a me piacerebbe conoscere il collega e potergli chiedere il percorso che ha seguito per poter diventare infermiere nell'esercito italiano.

Elicobact

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Informazione

#7

Salve, sarei anche io interessato a conoscere il collega per porre qualche domanda e magari seguire il suo percorso, grazie.

ClaudiaBartolini

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Informazioni

#6

Ciao... sono molto attratta da questa esperienza/ lavoro perciò vorrei mettermi in contatto con l'autore dell'articolo per avere tutte le infomrazioni possibili.
Grazie
Claudia

Yana98

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Conoscere il collega

#5

Sarei interessata al percorso del collega mi piacerebbe mettermi in contatto con lui/lei per poter avere ulteriori informazioni sulla sua esperienza
Grazie mille

Nike Santoni

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Vorrei fare la stessa esperienza

#4

Salve, vorrei intraprendere anche io la carriera di infermiere militare appunto per questo sarei interessata a parlare con il collega protagonista di questa esperienza! :)

Marco94palm

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Info

#3

Salve, se possibile vorrei contattare l'infermiere che ha scritto l'articolo! Grazie!

francy92

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conoscere il collega

#2

salve sarei anch'io interessata a conoscere il collega per ulteriori informazioni. grazie.

Il desmo

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Conoscere il collega

#1

Salve sarei interessato a conoscere il collega per porre qualche domanda circa la/le sue esperienze nell'esercito come infermiere
Grazie, resto in attesa