RAVENNA. La Procura indaga sui decessi sospetti per la somministrazione di potassio, il procuratore capo di Ravenna Alessandro Mancini ha dichiarato "Il più vicino dei suoi colleghi si ferma al dato di 45 decessi. Per tutti gli altri infermieri la statistica si ferma a 30 morti. Non abbiamo la prova che questi pazienti siano stati assassinati, ma 93 è un numero preoccupante"
"Pensava di essere così intelligente, così furba - aggiunge Mancini - da poter uccidere sotto il naso di tutti. Aveva un senso di potenza che la faceva sentire in grado di fare tutto quello che voleva, anche nel senso di togliere la vita a qualcuno. Si sentiva onnipotente come un Dio. Questo è stato il suo errore".
In una relazione dell’Ausl i sorprendenti risultati di una ricerca sul primo trimestre dell’anno 2014, così sintetizzati dal giudice per le indagini preliminari Rossella Materia: «In quel periodo si è verificato un significativo aumento di morti nei settori dove era di turno Daniela Poggiali e cioè 38 su un totale di 83 (contro una media per infermiere di 10, ndr): 26 proprio nel settore dove operava lei, 12 in quelli adiacenti dove, per prassi, lei poteva intervenire».
Ai fatti terrificanti, da accertare, ma se confermati terrificanti, si aggiungono le foto scattate con i cadaveri, le immagini sui social che stanno sconvolgendo il paese e hanno raggiunto anche la stampa estera.
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