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Illegittimi colloqui nelle mobilità in Campania per favorire i precari

di Rosario Scotto di Vetta

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Dopo l’attivismo degli infermieri, scendono in campo anche quei medici campani che vorrebbero ritornare in regione Campania dopo anni di commissariamento grazie allo sblocco delle assunzioni. Tutti uniti nel denunciare l’illegittimità dei bandi con cui le aziende sanitarie e ospedaliere mettono a concorso posti in mobilità extra regionale. 

Lettere ben scritte indirizzate a tutte le forze politiche regionali, articoli denuncia pubblicati su quotidiani di rilievo nazionale stanno sollevando la questione davanti alle autorità nazionali. 

 

Sotto accusa i “vergognosi” bandi dell’Asl di Avellino che sarebbero stati studiati con l’intendo di scoraggiare gli interessati a inviare l’istanza di partecipazione. Sono richiesti requisiti troppo specifici che danno l’impressione di essere stati fatti su misura e valutazione dei titoli spropositata rispetto alla prova di colloquio. Verranno tutti posti all’attenzione dell’autorità nazionale anticorruzione del Ministero della Pubblica Amministrazione. Il garante, Dr.ssa Bianconi, ha già assicurato che sarà presto avviata un'inchiesta. 

 

“Il colloquio è in contrasto con la normativa vigente sulle mobilità” spiega il Coordinamento italiano medici ospedalieri e l’Associazione sindacale medici dirigenti. Solo una “valutazione comparativa per titoli” dovrebbe essere lo strumento necessario per espletare un avviso di mobilità, lo dice la legge nazionale. Eppure sembra che le singole aziende non conoscono la legge, infatti tutti i bandi pubblicati negli ultimi mesi seguono tutti il medesimo processo di valutazione. 

 

L’Asl Napoli 1 cerca in mobilità 2 dirigenti medici anestesisti e un chirurgo attribuendo 40 punti per il colloquio e 20 per i titoli. L’Asl Napoli 2 avviò mobilità per 13 infermieri assegnando 40 punti ai titoli e 60 al colloquio. Come se non bastasse all’ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno, sempre per gli infermieri, ha deciso di sottoporre i partecipanti a una “prova di preselezione” con quiz prima di far accedere solo i primi classificati al colloquio. Insomma, tutto illegale! 

 

“Qualche giorno fa sono stato convocato in un ospedale campano per essere sottoposto a un colloquio per l’assegnazione di un posto in mobilità extra regionale. Si è trattato di una vera e propria umiliazione atta a mortificare dei professionisti seri che sperano di tornare a lavorare dopo tanti anni nella propria regione. Il colloquio non fa altro che escludere i candidati al trasferimento per favorire la stabilizzazione dei contrattasti a tempo determinato”. Una rivelazione di un dirigente medico che lavora in un'Asl del centro-nord e  trova pienamente d’accordo anche gli infermieri. 

 

È già in atto, invece, il ricorso per la mobilità per TSRM del Cardarelli, il più grande nosocomio del mezzogiorno. La commissione rischia una denuncia per omissioni di titoli, poiché, come denunciato dagli interessati, sono stati assegnati a chi avesse particolari situazioni familiari, ai coniugati con figli residenti a Napoli punteggi pari a zero. 

 

Dalla loro parte, un sostenuto gruppo di infermieri hanno incaricato un legale per verificare quanto sia legittimo appaltare una società esterna per espletare la preselezione disposta dall’Ospedale Ruggi di Salerno che sarà espletata giovedì 4 e venerdì 5 settembre presso la struttura stessa. 

 

Inoltre sarà verificata anche la delibera 1194 del 08/07/2014 con oggetto “Indizione avviso di mobilità in entrata n. 4 posti di CPS Infermiere”. Tra i requisiti essenziali di ammissione viene richiesta un’esperienza professionale di almeno 3 anni nell’unità operativa per la quale si intende concorrere (cardiologia, psichiatria, neurofisiopatologia e ortopedia). 

 

Sia per la questione Salerno e sia per quella di Avellino, gli infermieri minacciano che, se dovessero esserci i presupposti, avvieranno un procedimento di ricorso.

 

Fa davvero male sapere che evidentemente i "Signori" della Regione Campania non vogliono i propri concittadini sul territorio. Ne sono pienamente a conoscenza i capogruppo di partito che fanno parte del Consiglio Regionale Campano, il presidente Caldoro, l’avv. Postiglione che hanno ricevuto sulle loro scrivanie diverse lettere scritte dai professionisti campani fuori regione speranzosi di ritornare a vivere emozioni e affetti di casa nostra. 

 


Delibera 1194
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