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Gran Bretagna: carenza di infermieri e assistenza in crisi

di Angelo

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LONDRA. Oltre il 50% degli infermieri britannici ritiene che il proprio reparto o unità sia pericolosamente carente di personale e tre quarti sono stati testimoni di “cure scadenti” negli ultimi dodici mesi. È questo il poco rassicurante risultato di un sondaggio on line promosso dal Nursing Times, rivista ormai ultracentenaria, che ha interrogato 600 suoi lettori su problemi come la carenza di personale, la sicurezza del paziente e la "cultura" del servizio sanitario pubblico del Regno Unito. Nonostante il Governo britannico abbia assicurato di aver aumentato il personale e che il National Health Service del Regno Unito stava assumendo centinaia di nuovi infermieri, più del 57% degli intervistati ha descritto il proprio reparto o unità operativa talvolta o sempre “pericolosamente a corto di personale”.

Di coloro che hanno riferito di un'assistenza scadente, circa il 30% ha detto che accadeva regolarmente. Circa l’85% di coloro che lavorano in reparti generali hanno affermato che il rapporto tra numero di pazienti e quello degli infermieri era 8 o più a 1, e il 44% ha dichiarato che era superiore a 10 a 1.
Secondo Howard Catton, responsabile delle politiche del Royal College of Nurses, il rapporto medio in molti ospedali è inaccettabile: «Dovremmo avere una guida nazionale chiara sui livelli sicuri di personale. Un infermiere ogni otto pazienti - ha detto - è già molto rischioso, dovrebbe essere intorno a un infermiere ogni cinque».
Da parte sua, Gail Adams, responsabile del nursing di Unison che, con i suoi 1,3 milioni di iscritti, è la principale organizzazione del settore pubblico in Europa, ha ricordato che i risultati di questo sondaggio confermano una loro ricerca sullo stesso problema condotta nel 2012. «All’epoca - ha detto Adams - meno del 10% degli infermieri dichiarava di poter erogare un’assistenza sicura, dignitosa e compassionevole in modo continuativo».
Dello stesso, preoccupato tenore il commento di Joyce Robins, co-direttore di Patient Concern, organizzazione degli utenti dei servizi sanitari britannici, la quale ha dichiarato che la mole di lavoro che si pretende dagli infermieri «aumenta in continuazione, mentre il numero dell’organico resta sempre uguale. Poi si sentono tutte queste storie sugli gli infermieri che sono negligenti, ma la realtàè che gli infermieri non riescono a fornire assistenza perché sono troppo pochi e non hanno abbastanza tempo».
Infine, Jenni Middleton, editore del Nursing Times, ha sottolineato che il morale tra gli infermieri era molto basso: «Se hai intrapreso questo lavoro perché volevi assistere e prenderti cura delle persone e poi non ti è possibile farlo - ha detto - questo è molto deludente ed estremamente stressante perché ti senti incapace di fare quello per cui sei stato formato, perché non hai le risorse di supporto».

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