la storia di una giovane infermiera che dopo varie prove nel cercare lavoro in Italia decide di andare via
Qualche giorno fa è venuta a trovarmi una ex studentessa, laureata presso l'Università di Firenze con tanto entusiasmo e tanta voglia di dimostrare le sue qualità professionali e lavorative.
Purtroppo mi ha raccontato la ormai conosciuta storia della disoccupazione o peggio dello sfruttamento che molti giovani Infermieri subiscono dopo gli studi.
Ma non vogliamo soltanto ripetere le problematiche esistenti o analizzare le questioni ancora irrisolte del precariato e del mancato lavoro per gli Infermieri d'Italia, abbiamo chiesto a Eleonora Cambi di raccontarci questo suo "Sogno" che si sta realizzando e farci un po' trascinare dal suo entusiasmo unito alla voglia di sperimentare avventure professionali nuove.
Siamo sicuri che porterà a testa alta il suo essere Infermiera Italiana e magari tornerà a raccontarci questa "terra promessa" dell'infermieristica Inglese.
Girando su Facebook si trovano tante opportunità di lavoro per neolaureati, ma non avrei mai potuto immaginare quello che invece è capitato a me.
Laureata a dicembre 2014 e sconsolata per la mancanza di possibilità lavorative che non prevedessero uno sfruttamento, mi sono ritrovata a cercare un impiego su siti internet soprattutto per l'Inghilterra, dove sarei potuta andare a lavorare per potermi mettere alla prova come infermiera seppur con un inglese non proprio perfetto.
Verso la metà di gennaio mi ero già iscritta a tutti i gruppi infermieristici di Facebook vagliando ogni opportunità e mettendo "Mi Piace" a vari post riguardanti incontri e interviste per poter andare via dall'Italia. E proprio uno di questi scatenò una reazione a catena risoltasi il 9 aprile scorso con un impiego in Inghilterra.
L'agenzia che aveva postato quel volantino a cui avevo messo "Mi Piace" mi chiese l'amicizia e mi scrisse un messaggio personale, chiedendomi se fossi stata interessata a lavorare all'estero. Dopo lo stupore iniziale risposi affermativamente e mi dissero che mi avrebbero chiamato l'indomani per parlare con me. Dopo la telefonata, continuai a scambiare email con l'agenzia Healthcare Elite.
Per la fine di gennaio avevo già in programma di andare a trovare una mia amica trasferitasi a Birmingham qualche mese prima e, attraverso uno scambio di e-mail, mi accordai con la signora che mi aveva contattato per incontrarci in un bar del posto, dove, con mia sorpresa, l'agenzia aveva proprio la sede, per poterci conoscere e parlare di quali potessero essere le prospettive di lavoro in loco.
Non sapevo cosa aspettarmi e, per farmi coraggio, andai all'appuntamento con la mia amica. Trovai una giovane donna vestita in modo molto elegante, carina, allegra, cordiale e molto simpatica che si presentò a noi e ci offrì un caffè prima di discutere del tutto.
Grande fu la mia sorpresa quando, oltre a mettermi a conoscenza delle opportunità di lavoro come infermiera, mi disse che nel frattempo avrei potuto collaborare con loro come collaboratrice di contatto, visto che loro non conoscevano l'italiano, per poter organizzare gli eventi per gli infermieri in Italia.
Pur non essendo proprio ferrata in questo settore, accettai: non solo perché è stata un'esperienza irripetibile (ho avuto la fortuna di conoscere lo staff che vi lavora e che mi ha accolta con simpatia e calore), ma anche per poter migliorare il mio inglese. Questa magnifica esperienza con lo staff di Healthcare Elite mi ha aiutato a predisporre tutti i documenti necessari per iscrivermi al NMC e per prepararmi ai colloqui previsti per i mesi successivi. È stato un dispiacere per entrambe le parti terminare questa breve parentesi lavorativa.
A fine marzo la mia speranza di poter essere infermiera in Inghilterra era sempre più grande. Finalmente il 9 aprile a Roma ho avuto la possibilità di fare il mio colloquio con BUPA. Adesso posso dire che il mio sogno si sta avverando: fatti tutti i documenti necessari nel giro di un mese e poco più, ora sto aspettando fine maggio per poter partire. Una nuova avventura sta per iniziare per me.
Sono fiduciosa di trovare uno staff disponibile e gentile, come le persone che ho già conosciuto, e con il quale potrò iniziare un percorso che mi porterà a fare nuove esperienze, apprendere nuove tecniche e acquisire nuove competenze.
Progetti? Molti. Per il momento non li svelerò, ma lavorerò sodo per poterli raggiungere. Posso solo dire che per il momento non prevedo di tornare in Italia ma vorrei sfruttare al meglio questa opportunità e rimanere più tempo possibile in Inghilterra.
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