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Giovani Infermieri ricattati, truffati e sfruttati a Torino

di Rosario Scotto di Vetta

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TORINO. Giovani Infermieri neolaureati convinti di essere stati assunti da cooperative, stanno ricevendo cartelle esattoriali di decine di migliaia di euro per contributi Irap mai versati. Nello stupore si sono ritrovati soci in uno studio e quindi costretti a pagare di persona multa e mora per contributi previdenziali mai versati dalle strutture. 

A lanciare l'allarme, dopo svariate segnalazioni di spropositate richieste di denaro, è stato il Collegio Ipasvi di Torino rivolgendosi all'Ispettorato del Lavoro affinché intervenga subito. Il presidente e vicepresidente dell'Ipasvi, Maria Adele Schirru e Barbara Chiapusso, sono ben consapevoli che nell'attuale mercato del lavoro, le procedure irregolari sono in forte crescita. "Ci sono infermieri − spiega la d.ssa Chiapusso − costretti a fare anche 10 giorni di lavoro non retribuito ufficialmente come verifica della loro preparazione, in realtà lasciati soli senza affiancamento a coprire turni che altrimenti resterebbero scoperti".

 

La presidente Schirru afferma a "La Stampa" di aver "creato una rete con la finanza, i carabinieri e l'Ispettorato del lavoro, perché più nessuna segnalazione cada nel vuoto". Diversi nomi di cooperative e di studi associati sono indagati dalle autorità per sfruttamento e truffa, grazie ad infermieri decisi a non subire oltre. 

 

Infermieri ingannati da alcuni studi e cooperative ad accettare procedure irregolari e costretti a firmare subito in sede di colloquio dicendo "abbiamo la coda di chi come te aspetta soltanto un posto di lavoro" promettendo di consegnare i documenti in secondo momento. 

 

"Ci sono studi dove, malgrado gli infermieri scoprono di essere soci anziché dipendenti quando devono sborsare di tasca propria, non vengono convocati alle assemblee né incassano gli utili di quelle società". Insomma truffati e sfruttati. 

 

Secondo l'Ipasvi, sul territorio Torinese circa il 40 per cento fra cooperative e studi associati di infermiere non è in regola. E avverte: "Pur di lavorare la maggior parte degli infermieri accetta il compromesso, senza pensare alle conseguenze che loro stessi corrono". Ogni martedì, il Collegio Ipasvi aprirà uno sportello di consulenza gratuita e organizzerà incontri dedicati alla lettura dei contratti di lavoro. 

 

Un fenomeno sicuramente da arginare esteso su tutto il territorio italiano. Nella consapevolezza di astuti primari, diverse cliniche nel napoletano, alle candidature di Infermieri neolaureati, propongono stage o volontariato senza che nessun documento sia firmato e senza nessuna retribuzione o rimborso spese promettendo futuri contratti attraverso agenzie di lavoro. 

 

 

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