Continua il dibattito in terra lombarda sulla necessità di regolare e regolarizzare la formazione costante e continua dei volontari dell'emergenza, che spesso vengono mandati allo sbaraglio senza sapere cosa fanno.

Carissimo Direttore,

la presente per raccontare la mia esperienza con il servizio 112 presso la Regione Lombardia.

Circa due mesi fa ho avuto  la malaugurata esperienza di assistere a un incidente di media gravità presso un campo di calcio a un ragazzino, facendo io il dirigente accompagnatore di una squadra  di calcio di ragazzi di 15 anni, presso l'Oratorio  a Milano, dove vivo.
Il portiere durante un'azione ha sbattuto la testa contro  il palo della porta, perdendo conoscenza.
Non le sto a raccontare il panico tra tutti noi, ragazzi, dirigenti accompagnatori, arbitro e pubblico.
L'attivazione del 112 tramite l'apposita app scaricata nel mio smart phone, mi ha permesso di essere  contattato e l'intervento dei soccorritori  è  stato tempestivo.
La centrale  operativa con cui sono sempre stato a contatto, ci ha permesso di gestire la situazione in maniera serena, nell'attesa dei soccorritori.
Il ragazzo è  stato trasportato in ospedale e dopo una notte in osservazione, è  stato dimesso.
La mia esperienza  con il 112 è  stata meravigliosa, magari migliorabile, ma per la mia diretta  esperienza non corrisponde  a quanto riportato nel vostro articolo.
Cordiali  saluti.

Gianfranco Galli, Infermiere Milano

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Grazie Gianfranco per la tua testimonianza. Ovviamente tu parli di un livello di gravità differente da quello vissuto da me e poi illustrato su Nurse24.it. In un incidente stradale di una certa gravita, e tu da collega me ne puoi dare atto, non è possibile che non ci sia alcun sanitario, medico o infermiere che sia, con una certa esperienza. I volontari delle Croci ce la mettono tutta e a casa portano una bella esperienza e qualche soldino che non guasta mai. Nulla da dire sulla loro disponibilità, ma la professionalità e l'incolumità delle persone vanno oltre il ben volere. Continua a seguirci.