Il glucagone è un ormone fisiologicamente prodotto dal pancreas. È considerato l’ormone antagonista dell’insulina, in quanto, mentre l’insulina riduce i livelli di glicemia, il glucagone bilancia i meccanismi di ipoglicemia. Il nostro organismo produce e rilascia glucagone quando si trova in condizioni di ipoglicemia, dato ad esempio dal digiuno protratto o dall’attività fisica intensa, condizioni in cui è necessario aumentare la glicemia. Il glucagone ha un ruolo fondamentale nel mantenere l’omeostasi del glucosio; viene rilasciato nel sangue quando il glucosio circolate è basso e la sua principale funzione è quella di stimolare la produzione di glucosio epatico, aumentando così i valori della glicemia. Nei pazienti diabetici vi è un’alterata secrezione non solo di insulina, ma anche di glucagone.
Iperdosaggio di insulina o ipoglicemizzanti
Un’assunzione eccessiva di insulina o ipoglicemizzanti può portare a complicanze anche gravi. È importante saper riconoscere i segni e sintomi di un’ipoglicemia e intraprendere azioni correttive prima che la situazione possa peggiorare.
Se non corretta, infatti, l’ipoglicemia può portare a perdita di coscienza e convulsioni, fino al coma. Nel momento in cui il paziente è in coma, potrebbe non essere in grado di controllare la ventilazione e andare incontro anche alla morte.
I sintomi di ipoglicemia come astenia, sudorazione algida, confusione, nausea e vomito, tremori, devono essere un campanello d’allarme nella persona diabetica, che deve essere in grado di intervenire prontamente. Nei primi minuti, se la persona è cosciente, l’ipoglicemia deve essere corretta con carboidrati semplici, come zucchero, poiché facilmente assorbibili e in grado di alzare in breve tempo i valori glicemici.
Per ridurre il rischio di ipoglicemia secondaria è poi necessario assumere carboidrati complessi, in modo da poter mantenere livelli glicemici adeguati. Quando la persona non è più cosciente, l’assunzione di cibi per via orale è altamente sconsigliata, e occorre procedere con la somministrazione di farmaci.
Glucagone, il farmaco
Il glucagone, in forma farmaceutica, viene utilizzato come antidoto dell’insulina. È infatti un farmaco utilizzato in condizioni di urgenza/emergenza per ripristinare i valori glicemici, a seguito di una somministrazione/assunzione eccessiva di insulina o di altri farmaci ipoglicemizzanti.
È presente in commercio in fiale o flaconi, utilizzati per la somministrazione per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa. Negli ultimi anni è sempre più spesso somministrato anche per via intranasale, poiché permette un assorbimento molto rapido ed efficace.
La risposta dell’organismo alla somministrazione di glucagone si ha in pochi minuti. Non appena la persona ha risposto alla terapia, però, è consigliato assumere carboidrati per via orale per poter prevenire un’eventuale ricomparsa di ipoglicemia.
Indicazioni
Il glucagone deve essere somministrato esclusivamente in caso di ipoglicemia grave, nell’adulto e nel bambino, affetti da diabete mellito insulinodipendente. Qualora l’ipoglicemia non sia correlata all’assunzione di insulina o ipoglicemizzanti, è necessario procedere innanzitutto con l’assunzione di zucchero o altri carboidrati semplici, oppure con la somministrazione di glucosio per via endovenosa se ci si trova in ambiente sanitario.
Effetti collaterali
Il glucagone ha pochi effetti collaterali. Quelli descritti in letteratura comprendono:
- Nausea e vomito
- Tachicardia
- Dolore addominale
Spray nasale di glucagone
Lo spray nasale di glucagone è una formulazione sempre più diffusa, utile in quanto prontamente disponibile, facile da utilizzare e sicura. Il farmaco, somministrato per via nasale, ha il vantaggio di poter essere assunto o somministrato da laici.
Viene assorbito molto rapidamente dalla mucosa nasale, tuttavia la sua efficacia si dimezza in circa 10 minuti e per questo motivo è necessario poi intraprendere altre azioni per mantenere valori glicemici adeguati.
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