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Fentanyl, piano nazionale di prevenzione contro uso improprio

di Redazione

Contro l'uso improprio del Fentanyl, il potente anestetico ed analgesico noto come la droga degli zombie perché trasforma gli assuntori in mostri che camminano, e degli altri oppioidi sintetici, l'Italia ha adottato, una tra le prime in Europa, un articolato piano di prevenzione. Lo scopo è contrastare il fenomeno che negli Stati Uniti, dilagante e fuori controllo, sta provocando un'allarmante emergenza sanitaria. Usato impropriamente come droga, è un farmaco letale. Soltanto negli Usa nel 2022 si è registrato un aumento della mortalità per overdose da Fentanyl, responsabile di 109 mila decessi. Si stima che muoiano 180 persone al giorno.

Attualmente in Italia non c'è emergenza Fentanyl

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Il Fentanyl, la droga degli zombie, è un oppioide molto potente utilizzato in medicina come analgesico e anestetico.

Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di presentazione del Piano a Palazzo Chigi. Ha spiegato che il principio, su cui si ispira il documento, è la prevenzione per tutelare la salute pubblica, considerando altresì che la lotta alla droga e a tutte le dipendenze patologiche è una priorità assoluta del Governo.

Obiettivo del piano di intervento è scongiurare la diffusione del Fentanyl sul territorio nazionale e sensibilizzare i cittadini, soprattutto i giovani, sulla pericolosità della sostanza che ha effetti devastanti se assunta per scopi diversi da quelli sanitari. Ne sono sufficienti appena 3 milligrammi per uccidere una persona, avverte Meloni.

Il Piano è stato elaborato dal Dipartimento Politiche Antidroga, dopo l'allarme lanciato a febbraio dalla direzione della Prevenzione del ministero della Salute alle Regioni e ai Nas. Era scattata la massima allerta, di grado tre, sulla diffusione fuori dai circuiti sanitari del Fentanyl, soprattutto a causa di furti. Era stata emanata pertanto una circolare in cui si chiedeva agli ospedali una maggiore vigilanza nel custodire l'oppioide sintetico.

Condiviso con il supporto di diversi Ministeri (della Salute, dell'Istruzione e del merito, dello Sport e i giovani) il Piano definisce dettagliatamente le attività di prevenzione per intercettare ed impedire l'accesso e la diffusione illegale in Italia del Fentanyl e dei suoi analoghi o la sua diversione per usi non sanitari, nonché la gestione di una ipotetica emergenza. Il piano del governo prevede un efficace scambio di informazioni attraverso un'allenza tra ministeri, dipartimento nazionale antidroga, polizia ed intelligence, Agenzia delle Dogane.

Sottolineando che attualmente in Italia non c'è emergenza Fentanyl, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha specificato che purtroppo il traffico del Fentanyl non è limitato agli Usa e che ci sono segnalazioni in Unione Europea, soprattutto in Portogallo e Gran Bretagna.

Non essendoci frontiere invalicabili è bene non trovarsi scoperti, avverte. Secondo una nota del Ministero della Salute già nel 2021 si erano registrati in Europa 137 morti associati a Fentanyl, di cui 88 in Germania, ritenendo tuttavia sottostimati i casi. Mantovano ha altresì comunicato che l'intelligence italiana ha segnalato un interessamento della 'ndrangheta. L'organizzazione criminale starebbe testando il mercato del narcotraffico per verificare la convenienza dell'inserimento di tale sostanza nello spaccio illecito degli stupefacenti.

Prima si prova euforia, la stessa euforia dell'eroina, poi arriva la sonnolenza, la nausea, la confusione, la costipazione, la sedazione e la depressione respiratoria, ha spiegato durante la conferenza stampa la presidente dei tossicologi forensi italiani. Gli effetti sono devastanti. Cento volte più forti dell'eroina. Rispetto ad altri derivati sintetici, tali effetti sono anche 100mila volte più forti.

È un farmaco usato per la terapia del dolore, pertanto ha un'importanza clinica. Per contrastare la diffusione dell'uso distorto verrà rafforzato il monitoraggio, potenziando i controlli dei Nas e quelli per evitare i furti. Stiamo allertando le Regioni e le Farmacie perché pongano la massima attenzione nella custodia del farmaco, ha illustrato Orazio Schillaci, ministro della Salute.

Abbiamo deciso di farne un pilastro delle linee guida all'educazione della cittadinanza e di preparare i docenti con una formazione specifica, ha dichiarato il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara spiegando che il suo ministero sta concludendo un protocollo con quello dell'Interno e della Salute, nonché con la Conferenza delle Regioni e con la presidenza del Consiglio dei Ministri, affinché non ci siano singoli interventi.

Che sia necessaria un'azione integrata e che il suo ministero possa dare un notevole contributo sulla prevenzione tra i giovani ne è convinto anche Andrea Abodi, ministro dello Sport. Non ci tranquillizza il fatto che non ci siano tracce della sostanza ancora in Italia perché il rischio è incombente.

Secondo la Società Italiana di Farmacologia (Sif) il sistema di prescrizione di oppioidi italiano è regolamentato in maniera stringente (legge 15 marzo 2010 n.38), pertanto si ritiene che un abuso di oppioidi come negli Stati Uniti sia davvero improbabile, tuttavia non escluso. È quindi necessario monitorare con attenzione il fenomeno. L'attivazione di questo Piano Nazionale di prevenzione è assolutamente prioritario perché anticipa un problema che altrove è già una emergenza conclamata, ha dichiarato il presidente della Sif Giuseppe Cirino.

Il pericolo sembra per ora limitato al caso di farmaci sottratti al loro regolare e legale impiego. Non vi sembra essere ancora una importazione diretta della droga in Italia. Nel corso dell'attività di stretta vigilanza, la nota diffusa dal ministero della salute invita nel frattempo a non fare mancare sulle ambulanze la disponibilità di naloxone, l'antidoto per l'overdose da oppiacei.

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