Nurse24.it
Scopri i master di ecampus sanità

testimonianze

Falene come Tumori

di Manuel Berardicurti

26592557cec344d5b5b242a1353cc260

I primi turni di notte sono eccitanti.
Quando si spengono le luci, dopo il giro con il carrello cigolante, cala un silenzio misto a dolore nella corsia dell'ospedale. Qualcuno si addormenta. Qualcuno no.

Qualcuno gira per l'ospedale insonne, a nulla serve il Talofen quando sai che hai un tumore a quarant'anni. A quarantanni pensi che non te lo meriti un tumore. Non te lo meriti neanche a sessant'anni un tumore, eppure ce l'hai e te lo tieni. Neoplasia. Perché tumore è una parola antipatica.

Ti tieni una Neoplasia sullo stomaco, senza averla mai chiesta a nessuno.
Ti tieni anche l'infermiere spazientito, che vorrebbe andare a riposare e che fa turni massacranti pur di pagare il mutuo. Ma ama quello che fa.
Solo che vorrebbe non pensare un attimo al fatto che anche tu, come lui, hai da pensare al tumore. Al suo tumore, al tuo tumore, al tumore di tutta la corsia.


Di notte i tumori diventano più grandi, tra chi russa e chi spera. Tra chi prega e chi perdona. Di notte, nella corsia, si sente sbattere qualche falena sulle lampade alogene, che nonostante sia tutto chiuso, uno si chiede sempre come cazzo entrano.
Come i tumori. Le falene sono come i tumori. Come cazzo entrano, te lo chiedi sempre.
Te lo chiedi a quindici anni. A sessanta. A trenta.

 

Eppure, i pazienti dormono, dopo il giro con il carrello cigolante. Si portano nel loro sonno il loro tumore, il tuo tumore, il tumore che ha tutta la corsia.


Venti persone che non si conoscevano prima, che ora dormono tutte insieme, tutte con le stesse paure, con le stesse problematiche, con le stesse falene contro le lampade alogene grandi come elicotteri.


Nei turni notturni, quando sei un infermiere, devi stare molto attento.


Tra il tuo riposo o la tua insonnia, vive la paura, la speranza, la preghiera, la morte.

 

Nei turni di notte, vivono certe falene grandi come elicotteri, e nessuno si spiega come facciano ad entrare.


Come per i tumori.
Come per i pensieri.
Come per i dubbi.
Come per le speranze.

 

Nessuna scienza, spiega ancora come facciano ad entrare.

Commento (0)