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editoriale

EXPO demansiona gli infermieri

di Mimma Sternativo

Expo 2015

Nessuno ha obbligato nessuno a partecipare, questo è quanto scelto dall'organizzazione.

Ricevo e con grande piacere pubblico una lettera di denuncia ad EXPO di Giuseppe Nido, infermiere del Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano; la stessa è stata indirizzata al presidente del Collegio Ipasvi di Milano Lodi Monza e Brianza il 13 maggio 2015, ma è purtroppo ancora orfana di riscontro.

Per organizzare i presidi di assistenza sanitaria EXPO" (...) Il giorno 6 Maggio vi è stato un incontro informativo presso gli uffici della regione Lombardia, rivolto a tutti gli operatori coinvolti. (...) Il principale dei punti di primo intervento si compone di due area visita (ambulatori). Uno gestito ed operato esclusivamente da un medico della Continuità Assistenziale ed un secondo, attiguo al primo, operato da un medico ospedaliero (detto anche di PS) e da un Infermiere afferente alle aree critiche e/o ad alta intensità di cura.

L'attività assistenziale si svolge in due fasi, accettazione e visita.

La prima fase di accettazioneprima amministrativa e successivamente valutativa, viene svolta dal personale tecnico (operatore non infermiere) di AREU e prevede la registrazione, su software dedicato, dei dati dell'assistito e successivamente dei segni e sintomi riferiti dallo stesso, con valutazione obiettiva del paziente 

Successivamente l'operatore “valuta” l'ambulatorio più idoneo: la sala con solo medico della continuità assistenziale viene ritenuta di livello inferiore rispetto alla sala con medico ed Infermiere.

L'attività dell'operatore tecnico è stata definita dal responsabile medico del progetto, un'attività di mini-triage (...)". 

Dunque,  l'organizzazione EXPO ha negato all' infermiere il suo ruolo di perno del sistema organizzativo di Triage, obliterando la garanzia di alto livello di performance sia dal punto di vista tecnico-assistenziale che da quello relazionale.

" (...)  Una volta in sala visita, il soggetto viene valutato dal medico e dall' infermiere. Il primo, dispone di credenziali informatiche per annotare quanto rilevato in visita: esame obiettivo,trattamenti ed eventuali prescrizioni. Diverso è per il personale Infermieristico, a cui non è permesso con nessuno strumento (cartaceo o informatico) certificare/documentare le valutazioni e le procedure assistenziali attuate."

Fortunatamente Giuseppe, non ha esitato a sottolineare l'inammissibilità di tale condizione e ci lascia davvero sconcertati la risposta di Anna Piol, coordinatrice infermieristica di EXPO.

EXPOSANITA'

"(...)in un primo momento si è scusata, in un secondo momento, dopo averle fatto notare che tale mancanza comporta un potenziale problema legale per il personale infermieristico, oltre che una modalità operativa demansionante, è stato risposto che dalle valutazioni fatte non si ravvede la necessità per il personale infermieristico di documentare e registrare la propria attività all'interno del presidio sanitario, anche in virtù della scarsa complessità delle prestazioni erogate.

Successivamente tale tesi è stata avallata dal responsabile medico di EXPO, il quale ha commentato la richiesta dicendo che tale critica appare come un eccesso di zelo, che non vi sono gli estremi e necessità per dare al personale infermieristico tale operatività e che tale lamentela non dovrebbe provenire dal personale infermieristico ma da quello medico, perchè non tutelato a causa dall'assenza della diaria infermieristica e di documentazione che attesti la somministrazione dei farmaci prescritti; nessuno ha obbligato nessuno a partecipare, questo è quanto scelto dall'organizzazione, siete pagati come liberi professionisti e quindi se non d'accordo potete anche decidere di non partecipare”.

Ci rammarica sapere dal collega che, come spesso accade, tali affermazioni non hanno suscitato alcun tipo di reazione da parte del personale infermieristico presente in sala, se non da due persone (il collega che ci scrive e un'altra infermiera dell'Ospedale Sacco di Milano).

"Per completezza di informazioni le dettaglio che all'interno del presidio sanitario ove l'infermiere svolge la propria attività, vi è strumentazione adeguata a gestire ogni tipo di emergenza: monitor/defibrillatore a 12 derivazioni con possibilità di teletrasmissione del tracciato elettrocardiografico alla centrale 118, carrello per la gestione delle urgenze con set per intubazione endotracheale, farmaci per la gestione dell'urgenza (adrenalina, cordarone, atropina ecc) e farmaci stupefacenti.

Nurse24 si unisce a GIUSEPPE NIDO e alla sua denuncia di fatti "illeciti" nei confronti della professione infermieristica all'interno di EXPO e ci associamo alla richiesta di risposte ufficiali da parte di chi è tenuto a tutelare gli infermieri "nella loro professionalità, esercitando il potere disciplinare, contrastando l’abusivismo, vigilando sul rispetto del Codice deontologico, esercitando il potere tariffario, favorendo la crescita culturale degli iscritti, garantendo l’informazione, offrendo servizi di supporto per un corretto esercizio professionale".

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