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LAVORO. Dalla Svizzera la truffa delle infermiere

di Redazione

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REDAZIONE. Annunci di salari allettanti in Svizzera nascondevano in realtà lavori da badante e cameriera. Si allarga in tutta Europa la truffa alle infermiere partita dalla Svizzera.

La notizia lanciata oggi dal Portale della Federazione IPASVI, conferma l'ennesimo attacco alla professione, visto che il lavoro di infermiera proposto non è altro che il pretesto per essere inviate in famiglie danarose per occuparsi di lavori domestici, preparare pranzo e cena e badare agli anziani padroni di casa.

 

Eppure, la prospettiva di uno stipendio sicuro ha indotto tantissime ragazze a rispondere all'annuncio di un sedicente medico, Angelo Conti, che cercava infermiere dai 20 ai 38 anni per inserirle nello staff di cliniche private svizzere.

 

Ma chi contattava il sito Annunci.Net (su cui era pubblicata l'offerta di lavoro) veniva indirizzata verso famiglie che cercavano semplicemente ragazze “alla pari” per fare da badanti o occuparsi delle pulizie, in case di Zurigo.

 

Il caso è venuto alla luce grazie alla denuncia di un'infermiera rodigina che ha sottolineato l'allettante offerta in termini salariali (4.000 euro mensili) che, poi, diventava il più classico “specchietto per le allodole” creato ad arte per attirare infermiere laureate, visto che la realtà era tutt'altra.

 

Per fortuna, grazie al tam tam della rete, il raggiro delle infermiere potrebbe fermarsi ad alcuni, sfortunati, casi.

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