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Nuovo ventilatore polmonare in cardiologia a Biella

di Redazione

BiellaPanizza

Grazie alla generosità di un paziente e della sua famiglia. Donato un innovativo sistema che consente di stabilizzare i pazienti critici senza ricorrere a una ventilazione invasiva.

BIELLA. È un legame ormai sempre più consolidato quello che unisce la famiglia Panizza al Nuovo Ospedale di Biella e in particolare alla cardiologia. Nei giorni scorsi la signora Marisa Panizza si è recata al “Degli Infermi” per la donazione di un macchinario, un regalo – ha tenuto a precisare - che il marito Adriano ha voluto destinare proprio a quel reparto che alcuni anni fa lo ha rimesso in sesto.

Un innovativo ventilatore polmonare top di gamma che consente di stabilizzare i pazienti critici senza ricorrere a una ventilazione invasiva.

“Un gesto di generosità - ha detto il direttore generale Gianni Bonelli - per il quale ringraziamo infinitamente la famiglia Panizza; una dimostrazione ancora una volta della grande sensibilità del territorio biellese. In un momento storico, come quello attuale, in cui la sanità vive una fase difficile per la carenze di risorse, poter contare sulla solidarietà dei cittadini rappresenta un valore aggiunto che ci permette di offrire comunque agli utenti servizi e strumentazioni efficienti”.

Non è la prima volta che questa famiglia dona qualcosa alla cardiologia. Già l’anno scorso era stato regalato un termodiluitore per monitorare le condizioni emodinamiche del paziente cardiologico critico. Un appuntamento divenuto ricorrente e coincidente sempre con il compleanno del signor Panizza.

“Questa apparecchiatura – ha spiegato il dott. Francesco Alessandro, cardiologo, non prevede l’utilizzo di tubi. Un sistema che ha molti vantaggi perché riduce le complicanze derivanti spesso dall’intubazione. I dati presenti in letteratura – ha aggiunto – dimostrano che con questo ventilatore riduciamo la mortalità intraospedaliera del 48%”.

“Una dotazione preziosa per la cardiologia – ha detto il dott. Marcolongo – perché prima per poter sfruttare una ventilazione simile il paziente doveva essere trasportato dall’unità coronarica alla semintensiva. Adesso ne disponiamo direttamente in reparto; ciò consente di migliorare ulteriormente la nostra logistica interna e offrire ai pazienti più servizi.

“Siamo grati – ha detto la signora Marisa – al dott. Marcolongo per aver permesso a mio marito di stare di nuovo bene e siamo convinti che possa essere più significativo fare del bene agli altri quando si è in vita, lasciando in eredità qualcosa che resta, come in questo caso."

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